Fino al 31 ottobre prossimo, Officine Fotografiche celebra 25 anni di attività con 'Persona': la mostra fotografica di Paolo Pellegrin. L'esposizione propone un'inedita raccolta che racchiude l'intera carriera del fotografo: dai primi lavori nei campi rom tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, ai coloni israeliani nelle proteste del 2005; dalle immagini intense dei feriti di Gaza, fino agli scatti degli attori di Hollywood uscite sulle copertine del 'New York Times'. La mostra, a cura di Annalisa D’Angelo, esalta il ritratto come strumento di indagine, connessione e testimonianza, capace di restituire frammenti di Storia. Attraverso l’utilizzo di più tecniche, dalle stampe vintage alle serigrafie, dalle digitali alle gigantografie, emerge la visione del ritratto che, per Pellegrin, non appartiene esclusivamente al fotografo, ma è anche del soggetto, di chi osserva e della memoria collettiva. “Festeggiare i venticinque anni di Officine Fotografiche con una mostra di Paolo Pellegrin", afferma Emilio D’Itri, direttore e fondatore della famosa associazione, "non è una scelta casuale, ma profondamente simbolica. La nostra storia è legata all’idea che la fotografia sia insieme linguaggio artistico, strumento di indagine e possibilità di relazione: esattamente ciò che il lavoro di Pellegrin incarna in maniera magistrale. In questi anni", prosegue D’Itri, "Officine è diventata un luogo d’incontro, formazione e crescita per generazioni di fotografi e appassionati, ma anche uno spazio in cui riflettere sul mondo attraverso le immagini. Con 'Persona' abbiamo voluto restituire al pubblico un percorso che attraversa la carriera di un autore capace di trasformare il ritratto in memoria viva e testimonianza universale. Crediamo che celebrare questo traguardo con il lavoro di uno dei più grandi maestri contemporanei significhi riaffermare la nostra missione: continuare a nutrire una comunità attenta, curiosa e consapevole, per ribadire", conclude, "la centralità della fotografia come forma di conoscenza, cultura e impegno civile”. Pellegrin ci spinge a guardare oltre l’immagine, per scoprire ciò che si nasconde dietro a un ritratto. Un invito a cogliere l’umanità e le storie che si nascondono dietro ogni 'scatto'. Il progetto, promosso da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, è vincitore dell'Avviso Pubblico 'Roma Creativa 365. Cultura tutto l'anno', in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Per ulteriori informazioni
Sito web: www.officinefotografiche.org
Indirizzo: Officine Fotografiche, via G. Libetta 1 - Roma, Municipio VIII (Metro B – Stazione Garbatella)
Ingresso: libero