Gabriele Tortora

Lo scorso 1° ottobre 2025 sono ricominciate le lezioni nella facoltà di Filosofia e di Filofosia e Intelligenza artificiale a Villa Mirafiori, dipartimento filosofico dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma. Tra gli studenti si respira un clima di ilarità per il ritorno tra i banchi e con i colleghi, dopo aver lasciato le vacanze estive durate abbastanza a lungo da essere considerate noiose e poter ritornare ai giardini di Villa Mirafiori. D’altro canto, sono tanti gli universitari del secondo anno che hanno ammesso di risentire del cambio di orari rispetto a quello precedente, nel quale la maggior parte delle lezioni erano programmate per il primo o per il tardo pomeriggio. Altra fonte di preoccupazione, soprattutto per gli studenti del secondo anno, è l’aumento del numero di esami da sostenere: si ritrovano a dover affrontare quattro esami in più rispetto ai ragazzi immatricolati quest’anno. Molte matricole lamentano quanto il sito universitario de ‘La Sapienza’ sia molto complicato da usare. A conferma di ciò, i ragazzi del secondo e terzo anno hanno verificato come il sito fosse molto più semplice e funzionale prima dell’aggiornamento. Il prestigioso ateneo romano dovrebbe semplificare le procedure, anziché complicarle, altrimenti le matricole continueranno ad avere difficoltà a iscriversi e gli studenti faranno fatica a informarsi sui corsi. Persino i docenti non riescono a comunicare le notizie riguardanti le lezioni ai propri allievi. Il professore di Bioetica, Marchetti Sarin, per esempio, ha espressamente affermato, durante la sua prima lezione, che la pagina contenente un testo in pdf per il corso non fosse più accessibile. E che questo malfunzionamento, lo ha costretto a creare una pagina di condivisione su ‘Classroom’. Il professor Marchetti si è comunque detto “emozionato e contento di ricominciare le lezioni: per me, il rapporto con gli studenti è centrale e mi auguro che tutto ciò che gli studenti impareranno quest’anno possa esser loro utile, soprattutto nella vita”. La maggior parte degli studenti spera in un anno universitario migliore rispetto al precedente, con esami che vadano bene. Ma c’è anche chi non ha molte aspettative e si uniforma alle programmazioni dell’università. Forse già rassegnati alla piattezza di uno sviluppo tecnologico unicamente fine a se stesso.

 


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