
Alla fine degli anni ‘70 del secolo scorso, il cardinale Giovanni Benelli, molto amato ma molto discusso vescovo di Firenze, dedicò una ferma e decisa omelia al problema dell'aborto. La cortesia dell'allora direttore de ‘La Nazione’ consentì a me, poco più che ventenne segretario della Gioventù liberale, di avere un grande spazio nella cronaca di Firenze per replicare al cardinale. Leggo ora, incredulo, che l'attuale vescovo ha dedicato la sua omelia all'overturisme. Se io fossi stato, ma per fortuna di tutti - e soprattutto mia - non sono, vescovo di Firenze, avrei parlato dei senzatetto, che in numero sempre maggiore vivono nella nostra città e della crescente violenza di strada. Conclusione: sono passati i decenni, da giovane liberale sono diventato un vecchio liberale e il dissenso con la curia fiorentina si ripropone invariato, ma devo registrare che il livello della discussione è diventato veramente demoralizzante.