Lucilla Corioni

‘Fermiamoli’ è un atto politico. Un manifesto in musica, una dichiarazione di solidarietà e di opposizione al 'genocidio' in corso a Gaza. Interpretato da Uniplux (Fabio Nardelli, ndr), Andrea Ra e Gianna Chillà, il brano si colloca lontano dall’ipocrisia di un’industria musicale sempre più pavida e allineata, dove troppi artisti scelgono l’autocensura per non subire ritorsioni. Qui, invece, c’è la scelta opposta: l’esposizione, il coraggio, la voce che non tace. Non è casuale la decisione di riadattare un vecchio brano dei Gang, scritto da Marino Severini con il fratello Alessandro: un artista da sempre considerato tra i più autentici e sinceri della scena italiana. Severini ha accolto con orgoglio la rivisitazione, concedendo di inserire riferimenti espliciti a Gaza e al "genocidio", riaffermando così il legame tra canzone d’autore e impegno civile. Fabio Nardelli, in arte Uniplux, storico leader della scena punk-rock dagli anni ’80 del secolo scorso, torna con questo progetto a ribadire una coerenza che lo accompagna da tutta la vita. Musicista ma anche psicologo, si è distinto seguendo il magistero di Wilhelm Reich, militando nell’antipsichiatria di Basaglia sempre in difesa di tossicodipendenti, carcerati e pazienti psichiatrici gravi. Tra il 1981 e il 1987 ha lavorato con la Rca italiana, collaborando come ‘session man’ e pubblicando, con la sigla Uniplux, il suo primo vinile ‘Chi siamo noi?’, sotto la direzione di Ennio Melis. La sua traiettoria artistica e umana è sempre stata guidata da una militanza coerente, che oggi si riflette in ‘Fermiamoli’. Accanto a lui c’è Andrea Ra: bassista, produttore e cantautore rock con oltre 35 anni di carriera, conosciuto come il “Les Claypool italiano” e premiato, nel 2017, al Mei (Meeting degli indipendenti, ndr) come miglior bassista ‘alternative rock’. Un artista che non ha mai temuto di esporsi: si è opposto con fermezza alle derive fascistoidi e tecnocratiche del "Nuovo ordine mondiale". Il suo ultimo album, ‘Urlo eretico’, è stato definito un atto di resistenza civile contro le discriminazioni e le iniquità del cosiddetto “fascismo del mercato e del consumo”, evocato da Pier Paolo Pasolini, fino a ricevere, nel 2023, il prestigioso Premio Cartagine in Campidoglio. A completare il trio c’è la voce potente e graffiante di Gianna Chillà: una cantante dal lungo curriculum e con all’attivo migliaia di concerti in tutta Europa e negli Stati Uniti. Paradossalmente più riconosciuta all’estero che in Italia, è un’artista da sempre sensibile alle lotte civili e ai diritti, capace di portare nel brano una carica emotiva che lo rende ancora più incisivo. Il singolo, pubblicato da Atman Records con catalogo atman 021_Fermiamoli e durata 4 minuti e 13 secondi, porta la firma autoriale di Marino e Alessandro Severini. Il mix e il mastering sono stati curati da Andrea Ra, il videoclip e il montaggio da Marco Schiavoni, mentre la produzione è firmata da Fabio Nardelli (Uniplux). Il videoclip ufficiale è disponibile su YouTube (cliccare QUI). La dichiarazione che accompagna il brano non lascia spazio a interpretazioni: “L'arte vissuta come resistenza, libertà, coraggio e partecipazione, soprattutto quando non conviene esporsi ma è giusto farlo. Il resto è mercato”. Firmato, Uniplux, Andrea Ra e Gianna Chillà. In un’epoca in cui la musica troppo spesso rinuncia alla sua funzione critica, per diventare prodotto di consumo, ‘Fermiamoli’ si erge come un atto necessario. Non è un singolo comodo, né compiacente: è un grido che rifiuta la neutralità e che, proprio per questo, riesce a restituire al rock quella dignità di linguaggio popolare e politico che da sempre gli appartiene.


Lascia il tuo commento

Nessun commento presente in archivio