Lucilla Corioni

C’è un luogo, tra le colline che abbracciano il Lago di Garda, dove il tempo sembra fermarsi e il silenzio degli ulivi antichi si trasforma, per tre sere d’estate, in una sinfonia di emozioni. Campo di Brenzone (Vr), borgo medievale aggrappato al fianco della montagna e sospeso tra cielo e lago, ha accolto, ancora una volta, le ‘Notti magiche a Campo’: un evento che da 31 anni attira spettatori da tutta Italia e non solo. L’8, il 9 e il 10 agosto il borghetto di Campo è stato il luogo in cui la musica, la natura e le stelle si sono intrecciate un racconto fatto di note, parole e sussurri del vento. Organizzato dal Ctg Brenzone, in collaborazione con il suggestivo Campo Teatro degli Ulivi, il festival rappresenta, ormai, un appuntamento musicale fisso: un’esperienza e un rito collettivo che si rinnova con la stessa delicatezza con cui le stelle cadenti attraversano il cielo nella notte di San Lorenzo. “Venire a Campo è come tornare a casa", ha confessa un'affezionata spettatrice, "ma una casa che somiglia a un sogno”. Il sipario si è aperto l’8 agosto con la potente voce di Sherrita Duran, che con il suo spettacolo ‘Sings the Divas’, è salita sul palco sotto le fronde d’ulivo. Accompagnata dalla sua band, la cantante americana, ormai adottata dal pubblico italiano, ha offerto uno spettacolo di primissimo livello, cantando in musica le leggende del soul e del pop: da Aretha Franklin a Whitney Houston, passando per Tina Turner. “Canto queste canzoni”, ha dichiarato a margine del suo spettacolo la Duran, “perché sono storie di forza, di dolore e di rinascita. E qui, tra le pietre di questo borgo, ogni nota sembra vibrare con più verità”. La sera successiva, il 9 agosto, è stato il momento di Luca Barbarossa, che ha portato la sua intimità cantautorale nel cuore del teatro naturale. ‘Racconti sonori’ è il titolo di uno spettacolo che è, al contempo, diario, confessione e concerto. Solo sul palco con la sua chitarra, Barbarossa si è raccontato con la grazia di chi ha vissuto molto e ha imparato a sorridere del destino. E molti spettatori, sia veronesi, sia bresciani, lo hanno riconosciuto come “un gran bravo ragazzo: un romano con la testa a posto”. Luca Barbarossa, a sua volta, ha commentato: “Questo è un posto dove le parole pesano di più, dove ogni canzone sembra scritta per la notte che la accoglie”. A chiudere il festival, il 10 agosto, c’erano ‘I Musici di Francesco Guccini’, con il loro omaggio raffinato e vibrante all’eredità del Maestro. I suoni caldi del folk italiano e le parole poetiche di Guccini si sono mescolate al profumo della terra e al frusciare degli ulivi, in un’atmosfera quasi sacrale. “Non è un semplice tributo", ci ha spiegato uno dei musicisti, "ma un modo per continuare a raccontare, come faceva Francesco, le storie della gente e del tempo”. Ma le emozioni non sono finite con le 'Notti magiche'. Infatti, domenica mattina, il festival si è risvegliato con la ‘Colazione in musica’: un evento che era quasi una carezza, tra il profumo del caffè e il canto degli uccelli, in cui il pubblico ha potuto gustare una raffinata colazione accompagnata da un concerto d’eccezione. Sul palco, il tenore Stefano Zilio, il violoncellista Emmanuele Praticelli e il pianista Antonio Vicentini, hanno saputo interpretare un programma che abbracciava la musica vocale e strumentale dell’Ottocento e del Novecento. Un momento unico per iniziare la giornata, sospesi tra eleganza e poesia. Che dire di più? Ogni anno, le ‘Notti magiche a Campo’ si confermano non solo in quanto evento culturale, ma come piccolo miracolo di bellezza e condivisione. Il borgo di Campo di Brenzone si è trasformato, per tre giorni, in un luogo dell’anima, dove il passato ha incontrato il presente e la musica è diventa lingua universale di pace e meraviglia. Sotto il cielo stellato del Garda, tra il fruscio degli ulivi e il respiro antico delle pietre, questo festival ha saputo rinnovare il suo incantesimo. E chi ha avuto la fortuna di viverlo, anche solo una volta, sa che certe notti non si dimenticano mai. Qui, le stelle non sono solo nel cielo. A Campo, ogni nota è una stella che brilla dentro di noi.
https://www.campoteatrodegliulivi.it/it/calendario-manifestazioni-menu.html

 


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