A Trevinano (Vt), frazione di 120 abitanti nel cuore dell’Alta Tuscia, rigenerare significa, prima di tutto, scegliere la cultura, sia come strumento concreto di trasformazione, sia come vera infrastruttura pubblica capace di mettere in moto processi di coinvolgimento, partecipazione e nuova consapevolezza. Ne abbiamo parlato con Glauco Clementucci, assessore al Verde pubblico del comune di Acquapendente (Vt), durante l’evento ‘Quando la banda passò…’, tenutosi il 6 luglio scorso all’interno del progetto ‘Trevinano Ri-Wind’. “Il bando proviene dal ministero della Cultura”, ci ha spiegato Clementucci, “ed è chiaro che la componente culturale è parte fondante del progetto. Ma non solo: l’amministrazione ha voluto investire realmente in questa direzione, affidando a un curatore culturale come Davide Sarchioni la progettazione e la selezione delle opere permanenti che verranno installate nel borgo”. Opere che, sottolinea l’assessore, “non sono pensate come ‘ornamenti’, ma come vere occasioni di dialogo: saranno accompagnate da momenti di confronto, ‘walkabout’ che aiuteranno la popolazione a comprenderne il processo creativo e il senso profondo. Un modo per evitare che l’arte cali dall’alto, e per costruire invece un rapporto orizzontale e dinamico tra opere, luogo e abitanti”. Nel progetto, infatti, la comunità è al centro: dai percorsi di memoria e oralità – come il laboratorio condotto da Ascanio Celestini – fino alla realizzazione della mappa di comunità, uno strumento utile a far emergere tanto le esigenze quotidiane di chi vive nel borgo, quanto la sua memoria storica e culturale. “Dalle bande musicali ai poeti, dalle usanze locali alla condivisione di spazi e storie: la cultura ha la capacità di recuperare ciò che rischia di perdersi. E lo fa non in astratto, ma attraverso un processo reale di ascolto e progettazione condivisa”, aggiunge Clementucci. La piccola Trevinano diventa così un laboratorio culturale a cielo aperto, ma non isolato. Come ci ricorda Glauco Clementucci, il comune di Acquapendente ha già un tessuto culturale ricco, che include il Teatro Boni, una biblioteca civica, un museo, compagnie teatrali, mostre e iniziative editoriali: “Abbiamo sempre creduto nel valore della cultura, non solo in occasione di questo progetto. Ma Trevinano Ri-Wind ha rafforzato questa vocazione, rendendola ancora più visibile e condivisa”, conclude l’assessore. Nel tempo dell’urgenza e della fretta, Trevinano sceglie il tempo lungo dell’ascolto e della cura, dimostrando come la cultura possa davvero fare la differenza, se la si assume come scelta politica.