Non c'è nulla di più bello nell'osservare le allegre famigliole, o le coppie più giovani che giocano alla convivenza, accompagnate dal loro cane. Anzi, dai loro cani: uno per lei, l'altro per lui. Li guardano adoranti, i teneri pargoli, ops! cuccioli, questi padroni altrettanto adoranti, che li fanno scorrazzare in assoluta libertà. E cosa importa se i ciclisti rischiano di cadere o di essere attaccati: l'unica cosa che conta è che i pargoli, ops! cuccioli, possano correre come il vento e abbaiare come 'zitelle isteriche'. Il battito del loro cuore, quello degli amici a quattro zampe, è unito a quello dei loro padroni che tanto li amano, questi simulacri di appendici amorose e scodinzolanti. Vengono ripagati, i 'simil-pargoli', da slanci furiosi contro coloro che osano avvicinarsi al fine di protestare per l'eccessiva irruenza del loro cucciolo, ops! pargolo. E sono discussioni e 'scenate', con tanto di telefonata alla Polizia municipale. E se ti sei rotto la rotula cadendo dalla bici per colpa del 'canilingus', arriva anche l'ambulanza. Perché il quadrupede è affettivamente importante quanto un bipede carne della tua carne e sangue del tuo sangue. Certo, richiede meno attenzioni e per questo va difeso: non devi pulirgli il 'culetto', né attaccartelo al seno, né sorbirti i suoi pianti notturni. Devi solamente portarlo in giro un paio di volte al giorno: verrai ripagato da un impagabile ansimare entusiastico e da un'appendice che scodinzola solo per te, essendo la sua volontà annullata da quello che crede essere il tuo amore. Il bipede umano, invece, ti prende a schiaffi appena raggiunta la pubertà. Dunque, contrariamente a quanto si possa pensare, questo non è un articolo contro i cani, ma contro l'umana inciviltà.