C’erano giorni, negli anni ‘80 del secolo scorso, in cui il mondo sembrava potersi fermare per un sogno comune. Il 13 luglio 1985 fu uno di quei giorni grazie al Live Aid: il concerto che attraversò oceani e fusi orari, al fine di unire due continenti in un unico abbraccio musicale di 16 ore, trasformando le canzoni in speranza e le note in gesti di solidarietà. A quarant’anni da quell’evento epocale, Gabriele Medeot fa rivivere la magia di quel sogno condiviso con il suo nuovo libro: ’Live Aid: il suono di un’era. Gli anni Ottanta e il sogno di un mondo migliore’ (Tsunami Edizioni). Scrive l’autore: “In sintesi, la miglior musica del decennio, eseguita dal vivo, dagli artisti più noti e influenti, tutto virtualmente su uno stesso palco, senza soluzione di continuità, con tutti uniti nel nome di un’unica voce: quella della solidarietà”. Una frase che sembra il respiro stesso di quel giorno d’estate, quando i Queen, gli U2, David Bowie, Madonna, Paul McCartney e decine di altre leggende musicali regalarono al mondo non solo delle performance memorabili, ma la dimostrazione che la musica può farsi linguaggio universale. Il libro, arricchito dalla prefazione di Franco Zanetti, è una narrazione viva, che intreccia cronaca e poesia, ricostruzione storica e ricordo intimo. Medeot conduce il lettore dietro le quinte del Live Aid, tra cavi e palchi, satelliti e telecamere, restituendo la magia di un evento che raggiunse il 90% delle televisioni del pianeta. Ma il viaggio poi si allarga e il racconto abbraccia tutti gli anni ’80 nella loro complessità: dalle tensioni geopolitiche alla nascita della generazione di Mtv, fino alla caduta del Muro di Berlino. Ogni pagina è intrisa di passione. E non manca un invito discreto a “mettere su il disco giusto” mentre si legge, quasi a trasformare la lettura in un concerto privato. Un libro che vibra come un vinile fatto di ricordi e di sogni, di luci al neon, di ideali che ancora oggi sembrano possibili. Il viaggio non resta confinato sulla carta. Medeot porta il suo racconto in tour, alternando parole e musica. Al piano esegue alcune delle canzoni che segnarono quella giornata, accompagnate dalla voce di Laura Panetta. Un’esperienza che diventa racconto corale, proprio come il Live Aid fu un coro planetario. Le tappe di presentazione di questa avventura letteraria e musicale si sono già dimostrate degli eventi particolari: il 17 settembre scorso, presso ‘La Feltrinelli’ di Genova, alle ore 18.00, si è presentato Andy dei Bluvertigo come ospite speciale, per parlare degli anni ‘80; il 18 settembre, a ‘La Feltrinelli’ di Milano, ha visto la partecipazione e la moderazione di Franco Zanetti; il 20 settembre, il Music Village di Portogruaro (Venezia), ha visto una partecipazione giovanile senza eguali, a dimostrazione di come la musica migliore sappia attraversare i decenni e non muoia mai. Gabriele Medeot, musicista, divulgatore e storyteller, è da sempre convinto che la musica, oltre a essere intrattenimento, sia un ponte tra culture e generazioni. E con questo libro è riuscito a dimostrare che, anche dopo quarant’anni, le canzoni del Live Aid non hanno perso la loro forza, ma sono rimaste un inno al coraggio di sognare insieme. Forse è questo il messaggio più romantico che un libro sulla musica poteva custodire, poiché dimostra, oggi come allora, di quanto abbiamo bisogno che una canzone possa cambiare il mondo. Per ulteriori informazioni: http://www.tsunamiedizioni.com/libri/le-tormente/live-aid-il-suono-di-unera/
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