Elisabetta Lattanzi

Occhi puntati sulla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La premier, infatti, se anche in Italia è amata o detestata, all’estero viene percepita come una politica seria e credibile, che ha riportato l’Italia al centro dello scenario internazionale. Giornali come 'Le Figaro', il 'Washington Post', il 'New York Times', 'Le Monde' e 'The Guardian', la descrivono come l'esponente politico che ha finalmente portato stabilità al nostro sistema democratico e che è riuscita, grazie anche alle numerose missioni all’estero, ad accreditarsi anche come punto di riferimento in Europa: il prestigioso 'Times', lo scorso mese di luglio 2025, le ha addiritura dedicato la copertina. La sua abilità diplomatica, il suo inglese fluente, il suo modo di essere una persona pratica, che vive in un contesto globalizzato, il rimanere sempre se stessa l’hanno resa una leader politica apprezzata all’estero, a dispetto dei pronostici di chi, nel 2022, appena eletta, era fortemente scettico sul suo mandato e sulle sue potenzialità. In questi 3 anni di governo, lei, prima donna a capo dell’esecutivo italiano, ha dovuto affrontare moltissime critiche e stereotipi, ma ha dimostrato di essere una ragazza tenace, perseguendo i propri obiettivi. Nelle numerose interviste, ha spesso ribadito la volontà di voler difendere i nostri valori e la nostra identità, la civiltà europea e i suoi fondamenti. I rapporti costruiti con papa Francesco, il presidente ucraino Zelensky e il presidente americano, Donald Trump, l’hanno condotta nell’establishment dei "politici che contano”, mentre in Italia ogni giorno scoppia un battibecco con la presidente del Partito democratico, Elly Schlein, la magistratura indaga sui membri del suo governo, i centri di rimpatrio in Albania sono fortemente criticati e la sua vita privata è passata al setaccio, il resto del mondo auspica che sia il giusto ambasciatore per risolvere crisi fondamentali, come una pace giusta in Ucraina, il cessate il fuoco a Gaza e lo stop ai dazi imposti dal presidente americano. Perché su quest’ultimo punto, avevamo ragione noi...


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