Il Museo Leone di Vercelli vanta una ricca proposta, per questa ripresa autunnale. Un settembre che presenta un interessante e variegato programma di rassegne, seminari, mostre e iniziative in grado di coniugare tradizione, arte e divulgazione culturale. “L’importanza delle collezioni giustifica in pieno l’intenzione di fare del Museo Leone il centro provinciale di raccolta, in quanto ha attinenza con la storia e l’arte del vercellese, dalle sue più remote origini al ricco, fulgidissimo, Risorgimento”. Così scriveva Vittorio Viale (1891-1977) nei riguardi di un museo che conta su tre edifici, ciascuno discendente da una diversa epoca: 1) Casa Alciati: edificio storico che oggi accoglie i visitatori ed è parte integrante del Museo Leone, classico esempio di dimora signorile rinascimentale; 2) la 'manica di raccordo', ovvero l’ala di collegamento tra Casa Alciati e Palazzo Langosco, edificata nel 1939; 3) Palazzo Langosco: notevole esempio di architettura tardo-barocca. Il palazzo venne realizzato nel 1742 per iniziativa di Gioachino Ignazio dei conti Langosco di Stroppiana, discendenti dell’illustre famiglia dei Langosco di Casale Monferrato. Noi ci limitiamo a segnalare alcuni suoi interessanti eventi settembrini, che hanno già preso il via lo scorso 12 settembre, in concomitanza con il ‘Festival internazionale del riso’: domenica 14 settembre, si è tenuto il concerto ‘Tamburi Uniti’: una performance musicale con la direzione di Fulvio Sette, nell’ambito della V edizione di #ogniluogoèunteatro, in partnership con l'Angsa (Associazione nazionale genitori di persone con autismo, ndr) di Novara-Vercelli; fino al 5 ottobre 2025 si potrà visitare l’esposizione ‘L’agricoltura vercellese tra arte e storia’, con allestimento in Sala d’Ercole a ingresso gratuito; sabato 20 settembre, alle ore 16.00: ‘La cultura a portata di mamma. Merende da Leoni: a merenda con BES’, appuntamento riservato alle famiglie con bambini da 0 a 5 anni; domenica 21 settembre, alle ore 17.30: ‘Giacomo Casanova 1725-2025: racconto di un avventuriero’. L’evento è curato da Roberto Sbaratto e dall'associazione ‘Il Porto’. Le prenotazioni potranno essere effettuate via e-mail, scrivendo a info@museoleone.it.