Lucilla Corioni

Capannori (Lucca), 4 luglio 2025. E’ la ‘data-zero’ del tour ‘Ci vorrebbe ancora il mare’, che ha aperto il viaggio dei 35 anni di carriera di Marco Masini con un concerto intenso e senza tempo. Il cielo sopra l’area verde sembrava trattenere il fiato. L’aria era densa di attesa, come prima di un temporale di emozioni. Poi, alle prime note di ‘Ci vorrebbe il mare’, il pubblico ha capito che il concerto era un ritorno a casa. Marco Masini ha dato il via al suo nuovo tour celebrativo nella sua Toscana, con una serata carica di significato, poesia e verità. Un concerto che non ha avuto bisogno di artifici: solo musica, voce e un legame indissolubile con chi ascolta. “Dicono che il tempo sia imprendibile”, ha detto Masini rivolgendosi al pubblico con gli occhi lucidi, “ma ogni concerto è un infinito presente”. E così è stato: un presente fatto di passato che ritorna e di futuro che si costruisce in ogni strofa. Dal palco si sono alzate le note che hanno segnato una generazione: 'Disperato'; 'T’innamorerai'; 'Bella stronza'; 'Perché lo fai'; 'Vaffanculo'. Ogni canzone è stata un’esplosione di memoria che portava con sé anche una ferita ancora aperta. Masini ha alternato brani storici ad alcuni estratti dall’ultimo disco '10 Amori', che sul palco hanno mostrato tutta la loro potenza emotiva. Con il pubblico in piedi, le mani alzate, le voci unite in coro, la 'data zero' si è trasformata in una liturgia laica, dove la musica intrattiene, cura, consola, risveglia. Il palco era sobrio, lo sguardo di Marco sempre diretto, mai artificiale. 35 anni fa usciva il suo primo album; 30 anni fa, 'Il cielo della Vergine'. Ma quella sera, Masini è stato tutto il tempo un giovane esordiente e cantautore maturo, fragile e forte, dolce e tagliente. Ha parlato poco, ma ogni parola è caduta al momento giusto, come una goccia che scava la roccia. E quando ha cantato 'L’uomo volante', la platea si è ammutolita: nessuno ha respirato. Poi, come un’onda, è arrivato l’applauso. E lì, Capannori ha capito che questo tour/anniversario era una meravigliosa rinascita. Il 'mare' che Masini ha evocato, con il titolo e con il cuore, ha davvero bagnato ogni anima presente. E mentre il concerto si spegneva come il giorno dietro le colline, una cosa era chiara: ci vorrebbe ancora il mare, sì. Ma, per fortuna, c’è ancora Masini.


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