Un evento a mezza strada tra musica, ironia e memoria, che ha animato il cuore di Milano. Il 30 settembre scorso, quando le luci morbide dello 'Spirit de Milan' si sono posate sui tavoli in legno e l’aria profumava di storia e di futuro, Giangilberto Monti è stato l’ospite speciale di una serata che ha prodotto emozioni da custodire. Alle ore 22.00, nello spazio di via Bovisasca 59, il cantautore e scrittore è salito sul palco del martedì 'Ca.bar.et Boh.visa. Milano 5.0 – Musica e cabaret fuori dagli schermi', per un appuntamento che ha unito memoria e presente, ironia e poesia. Giangilberto Monti, chansonnier con il passo leggero di chi sa trasformare la vita in racconto, non si è limitato a cantare il brano ‘Sono il comico’, scritto con Ubi Molinari, ma ha offerto al pubblico un dono speciale: la presentazione del suo nuovo libro, 'Zelig Republic: storia del cabaret più famoso d’Italia', edito dalla Compagnia Editoriale Aliberti. Un saggio tra le pieghe della memoria collettiva, un mosaico di ricordi, fotografie e testimonianze che fanno rivivere l’ascesa, la crisi e la rinascita dello Zelig: il piccolo locale milanese che seppe conquistare il grande palcoscenico della televisione. Con la prefazione di Giobbe Covatta e le interviste curate dal giornalista Vito Vita, il libro ricompone la trama segreta di un’avventura artistica irripetibile. Dai primi passi tra le mura intime del locale, fino all’esplosione televisiva, che trasformò comici e attori in volti familiari. 'Zelig Republic' restituisce al lettore il sapore autentico di una stagione irripetibile, popolata da nomi come Antonio Albanese, Claudio Bisio, Elio e le Storie Tese, Checco Zalone, la Gialappa’s Band, Ficarra & Picone e il trio Aldo, Giovanni & Giacomo. Lo 'Spirit de Milan', con la sua atmosfera 'vintage' e il fascino da fabbrica recuperata, è diventato così il palcoscenico perfetto per intrecciare storie. E’ un luogo che custodisce il respiro della Milano più autentica: musica dal vivo, risate e piatti della tradizione serviti con affetto nella ‘Fabbrica de la Sgagnosa’. Chi ne varca la soglia viene accolto come un vecchio amico, magari da Mariuccia o dall’Ambroes: figure che sembrano uscite da un romanzo popolare, pronte a guidarti verso un tavolo e un calice di vino. In questa cornice, Monti ha portato con sé le pagine del suo libro e la sua lunga esperienza artistica: dagli insegnamenti di Dario Fo agli studi sulla canzone francese; dai dizionari pubblicati per Garzanti sulla storia della comicità e della canzone d’autore, fino ai venti album che raccontano una vita spesa tra musica e parole. Un uomo che conosce la leggerezza della battuta e la profondità del ricordo, capace di mescolare ricerca e sentimento. Il martedì dello 'Spirit', animato da protagonisti come Rafael Didoni, Folco Orselli, Germano Lanzoni, Walter Leonardi e Flavio Pirini, è diventato così un crocevia unico: il cabaret che incontra la canzone, la storia che si intreccia con la leggenda, il sorriso che si mescola alla nostalgia. Una serata di spettacolo. Un abbraccio e un invito a ricordare e a sognare insieme. In fondo, Milano è anche quel luogo dove la memoria artistica diventa futuro; dove un libro come 'Zelig Republic' diventa cronaca. Un atto d’amore per chi ha vissuto quelle stagioni e per chi desidera scoprire la magia di un tempo, in cui dal palcoscenico nascevano sogni destinati a diventare patrimonio di tutti. Il 30 settembre, allo 'Spirit de Milan', è stata una festa di ricordi, di canzoni, e un brindisi alla comicità.
www.giangilbertomonti.it; www.spiritdemilan.it