A pochi passi dal Colosseo, nel cuore pulsante della 'città eterna', nei giorni scorsi ha preso vita la prima edizione della Rassegna d'Arte internazionale ‘Everland Art – Percorsi di ricerca’. Un evento che si è concluso con un successo di rilevo, poiché è riuscito ad attirare un vasto e variegato pubblico. Curata con raffinata sensibilità dall'associazione 'Athenae Artis', sotto la direzione artistica di Maria Di Stasio, la rassegna ha proposto un viaggio suggestivo attraverso le espressioni più autentiche dell'arte contemporanea grazie alla partecipazione di 43 artisti accuratamente selezionati, tra nomi già affermati sulla scena internazionale e talenti emergenti pronti a farsi conoscere. La vocazione internazionale della rassegna è stata messa in evidenza con la partecipazione di artisti provenienti non solo dall’Italia, anche da Stati Uniti, Francia, Grecia, Spagna e Israele, a conferma della capacità dell'arte di trascendere confini geografici e culturali.
Un mosaico di tecniche e visioni
Il percorso espositivo è diventato un dialogo stimolante tra linguaggi visivi differenti, sviluppandosi attraverso la proposta di 58 opere che hanno spaziato tra pittura, scultura e fotografia. Nei giorni successivi al vernissage, durante una sessione in videoconferenza, la presidente, Maria Di Stasio, ha pronunciato il suo discorso inaugurale, mentre la critica d’arte, Mariangela Bognolo, ha presentato i testi critici dedicati a ciascun artista.
L'arte come linguaggio universale
"L'arte rappresenta una delle forme di comunicazione più antiche e universali al mondo", ha spiegato la Di Stasio. "È un intreccio di esperienze sensoriali che ti travolgono come un turbine, trascinandoti nel loro nucleo più profondo. È uno specchio attraverso il quale possiamo percepire noi stessi nella nostra essenza più autentica". Sempre secondo la Di Stasio, l'arte costituisce anche "un rifugio, una salvezza che ci abbraccia con il coraggio: il coraggio di affrontare e accogliere le nostre emozioni, soprattutto quelle più oscure. Richiede però ancor più ardimento trasformare dolore e traumi in qualcosa di bello".
Un dialogo tra opere e sensibilità diverse
Le 58 opere visive hanno praticato una vivace sperimentazione artistica attraverso impatti materici e simbolici, rivelando così l'originalità di ciascuno autore. "Attraverso pennelli o scalpelli, ciascun autore plasma la materia per proiettare la propria essenza infinita nell'opera finale", ha sottolineato la curatrice. "Ogni opera mostra ritmi distinti, una cadenza stilistica diversa fatta di consistenze cromatiche e richiami a dimensioni primordiali". Temi sociali, visioni collettive e interpretazioni personali si sono intrecciati nelle opere esposte, offrendo uno spaccato significativo dell'arte contemporanea e delle sue molteplici direzioni di ricerca.
I protagonisti dell'evento
Tra gli artisti partecipanti figuravano: Giovanni Vano; Inbal Kristin; Marco Eracli; Carmela Tulino; Donato Stabile; Silvia Orlandi; Alessandra Croce; Andrea Scardigli; Adriana Finazzi; Umberto Falvo; Danilo Calò; Teresa Saviano; Anna Matrosova; Katrien Vanderkelen; Maria Sturiale; Khanh Nguyen; Stefania Botta; Roberta Baldassano; Maria Flora Cocchi; Fabrizio Ceci; Christine Selzer; Lorenzo Trombino; Gabriella Zanchi; Enza Cotugno; Benedetta Dell'Uomo; Giuseppina Irene Groccia; Tommaso Garofalo; Riccardo Furlanetto; Paolo Lelli; Fabio Tolu & Rachele Cialdini; Rita Maurizi; Fabrizio Gentilini; Stefania Tagliabue; Sara Asquini; Simona Carbone; Patrizia Nigro; Giovanni Fasano; Lemma Patrizia; Antonio Iovine; Antonio Panella; Raffaele Di Stasio; e infine, il duo Alessandro Rinaldoni & Francesca Ghidini. A guidare la presentazione è stata, ovviamente, la Di Stasio, affiancata dalla critica e storica dell'arte, Mariangela Bognolo, che ha offerto al pubblico un'approfondita lettura critica delle opere esposte. Durante il vernissage ha avuto luogo anche la cerimonia di premiazione, con l'assegnazione dei seguenti prestigiosi riconoscimenti:
Premio ArtWord a Teresa Saviano
Premio della Critica a Marco Eracli
Premio Rete Top 95 a Khanh Nguyen
Premio Etere Art a Fabrizio Ceci
Premio ContempoArte a Christine Selzer
Premio Athenae Artis a Umberto Falvo
L’incarico di media partner dell'evento era affidato all’associazione 'L’ArteCheMiPiace', che ha curato la copertura dell’intera manifestazione contribuendo alla comunicazione e alla visibilità del progetto espositivo. Tutte le interviste agli artisti sono state realizzate da Giuseppina Irene Groccia, la quale ha seguito con attenzione e sensibilità ogni fase del racconto, entrando nelle poetiche individuali e offrendo al pubblico uno sguardo autentico e approfondito sui percorsi creativi degli espositori. Nel corso della manifestazione, 'L’ArteCheMiPiace' ha conferito il Premio ContempoArte all’artista Christine Selzer, come riconoscimento per la sua ricerca espressiva e la qualità del suo linguaggio visivo. Qui di seguito la motivazione del premio: “L’associazione ’L’ArteCheMiPiace’ ha deciso di conferire il Premio ContempoArte all’artista e fotografa Christine Selzer, per il valore sperimentale e innovativo del suo percorso creativo. Per l’approccio profondamente innovativo e, al tempo stesso, rispettoso dell’essenza del linguaggio fotografico, Christine Selzer si distingue nel panorama contemporaneo con una ricerca coerente, raffinata e sperimentale”. L’esposizione si dunque è dimostrata un importante momento di scambio tra artisti, critici, appassionati o semplici curiosi: uno spazio in cui l’arte ha agito da catalizzatore per la costruzione di una comunità più consapevole e aperta al dialogo, al confronto e alla crescita culturale.