Ludovica Zurzolo

L’8 settembre scorso, è stata inaugurata a Roma, presso la Sala della Pace di Palazzo Valentini, la mostra temporanea dal titolo: ‘Giove: bellezza e armonia a ispirare la pace’. Si tratta del primo progetto espositivo dell’omonima startup femminile di moda ideata da Volha Marozava, con il coinvolgimento di donne rifugiate ucraine, che hanno trasformato la propria esperienza di dolore in un percorso creativo di rinascita, utilizzando l’arte e la moda come linguaggi di ricostruzione. La mostra, promossa dall’associazione ‘Donne for peace Ets’ e realizzata con il patrocinio della Città Metropolitana di Roma e di Roma Capitale, sarà aperta al pubblico fino al 19 settembre 2025, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 17.00, con ingresso libero. L’esposizione presenta dodici t-shirt bianche ricamate a mano, ciascuna con un simbolo universale: dalla Kalyna alla Mela dell’Eden, dall’Occhio al Cuore, fino al Fenicottero. Ogni opera rappresenta una chiave di lettura dell’interiorità umana e un invito a “guardare oltre il visibile”, ha spiegato Elena Rossi, giornalista e moderatrice dell’evento, “perché ogni segno non è solo estetica, ma messaggio. Ogni simbolo può sussurrarti qualcosa che stavi dimenticando”. Un percorso artistico che si trasforma in viaggio simbolico e spirituale, arricchito dalle fotografie in bianco e nero di Davide Valente, che raccontano i gesti, le mani e le emozioni dietro ogni creazione. Arricchisce l’esposizione l’opera 'Huh Me' dell’artista internazionale, Francesca Romana Pinzari, che ha allestito la mostra in collaborazione con la curatrice Camilla Bolfe, mentre la realizzazione delle opere è frutto della collaborazione tra professioniste internazionali, tra cui la ricamatrice Uliana Firitch e i visual designer, Anouk Rapaport, Davide Piras e Sara Verdone.

Un’arte che parla di pace, identità e rinascita.
Il logo stesso di 'Giove', tra l'altro, è stato pensato come un talismano: un intreccio grafico che rappresenta ciclicità, protezione e appartenenza, riflettendo i valori fondanti del progetto — inclusione, cooperazione e creatività femminile. “In un tempo segnato da conflitti e divisioni, l’arte e l’empatia diventa voce di speranza e strumento di incontro. Ogni opera è un filo intrecciato nel grande tessuto della pace”, ha dichiarato con emozione Volha Marozava, presidente di 'Donne for Peace', ideatrice e fondatrice di 'Giove'.

Collaborazioni eccellenti
Tra i partner che hanno contribuito a rendere possibile l’iniziativa, si evidenzia la collaborazione con la Camera europea dell’Alta sartoria Cedas, presieduta dal commendator Luigi Gallo, la quale ha lanciato un protocollo d’intesa per sostenere l’iniziativa in linea con la propria missione di promuovere l’eccellenza artigianale, la moda etica e l’inclusione sociale attraverso la valorizzazione dei talenti emergenti.

Presenze istituzionali e internazionali
La cerimonia ha visto la partecipazione di numerose personalità delle istituzioni, della diplomazia, dell’associazionismo, del mondo dell’arte e della moda che hanno espresso il suo sostegno e incoraggiamento al progetto, tra cui: Silvio Salini (Amministratore Unico Euitalia); Vincenzo La Barbera (Investor Relations & Public Affairs -Mexedia); Tiziana Biolghini (consigliera delegata alla cultura e partecipazione sociale per la Città Metropolitana di Roma e consigliera comunale); Patrizia De Vivo (presidente della commissione Politiche Sociali, Politiche Giovanili e Legalità Municipio Roma IX Eur); Luisa Laurelli (assessore alle Politche sociali del Municipio di Roma IX Eur); il professor Giustino Setteducati (Pubbliche relazioni della Camera europea di Alta Sartoria); Maria Antonia Spartà (vicequestore della Polizia di Stato); l'avvocato Giuliana D’Antuono (Aerec) oltre a rappresentanti delle associazioni, delle comunicazioni, del mondo della moda, dello spettacolo e dei media e molti altri ancora. Particolarmente significativa la partecipazione della Comunità ucraina, composta da 30 donne coordinate dalla mediatrice, Svetlana Pakalyuk. Attraverso la voce delle sue esponenti, la comunità ha voluto condividere un messaggio di pace e solidarietà. Un messaggio fondato su quella umanità che ci unisce tutti, oltre il dolore di un conflitto che ci è vicino e a testimonianza della vicinanza e del sostegno al progetto 'Giove'.

Voci dal cuore del progetto
“Queste donne, con la loro forza creativa, dimostrano che l’autonomia e la rinascita passano anche attraverso l’arte, il lavoro e la condivisione di valori”, ha sottolineato Mariano Angelucci, presidente della commissione Turismo, Moda e Relazioni internazionali di Roma Capitale, nonché consigliere della Città Metropolitana di Roma. “Il ricamo per me è una passione che prende vita in ogni punto”, ha spiegato l’artigiana-ricamatrice Uliana Firitch, “un mondo interiore che scelgo di condividere con le persone,  Dopo l’inizio della guerra”, ha proseguito, “l’Italia è diventata la mia ispirazione: mi ha riportata a me stessa, al mio talento, permettendomi di immergermi di nuovo in esso e, attraverso la bellezza, di svelare la profondità delle emozioni capaci di toccare il cuore di chiunque”. Infine, la curatrice della mostra, Camilla Bolfe, ha specificato: “Il fotografo ha scelto il bianco e nero per raccontare una storia di resilienza e rinascita”.

Mostra temporanea 'Giove: bellezza e armonia a ispirare la Pace'
Sala della Pace – Palazzo Valentini, via IV Novembre 119/a – Roma
dal 5 al 19 settembre 2025
Lun-Ven 09.00 – 17.00
Ingresso libero
Info & Contatti: brand.giove@gmail.com


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