Ludovica Zurzolo

Il 10 maggio  scorso, Livorno si è distinta come città all’avanguardia nell’innovazione educativa, ospitando il primo convegno nazionale sulla Scuola del benessere. L’evento ha riscosso grande successo, riunendo esperti, psicologi, docenti e dirigenti scolastici da tutta Italia. L’incontro si è svolto al Circolo ufficiali della Marina Militare 'Francesco Mimbelli'. Al centro della giornata, promossa con il patrocinio dei Comuni di Livorno, Rosignano Solvay, Collesalvetti e Campiglia Marittima, il tema dell’apprendimento come percorso olistico, centrato sull’alunno, sulla creatività, sull’innovazione, sul pensiero critico e il benessere emotivo. Basato su studi scientifici e su una ricerca pilota condotta in collaborazione con l’Università di Genova, il modello mira ad aiutare i piccoli 'nativi digitali' a sviluppare le competenze chiave per la società 5.0. Un momento di particolare rilievo è stata la presentazione ufficiale del modello pedagogico 'DadaLogica', ideato da Paolo Greco, psicoterapeuta e direttore scientifico del Centro italiano Gestalt e da Lidia Cangemi, dirigente scolastica e Gestalt counsellor. Il modello è approfondito nel volume 'DadaLogici Digitali' (Cig, Dada-Logica e Koiné Academy) di Vincenzo Cascini. “Si presenta al pubblico una nuova categoria antropologica: i DadaLogici digitali", ha spiegato l'autore, "bambini e ragazzi che, pur essendo nativi digitali, possono recuperare abilità tipiche degli immigrati digitali grazie a un approccio che integra competenze emotive, relazionali e creative”. Il volume è strutturato in tre sezioni: una parte teorica sull’evoluzione del concetto di nativi digitali; una seconda, che illustra il modello DadaLogica, fondato sull’interazione tra sentire, pensare e agire; e una terza, dedicata alla ricerca pilota condotta nel 2023/2024 sotto la direzione scientifica del professor Vincenzo Cascini (Università di Genova), volta a valutare l’impatto del modello su competenze strategiche come creatività, empatia e pensiero critico. “Parlare di apprendimento come crescita olistica", ha sottolineato Cascini, "significa andare oltre la dimensione accademica e riconoscere l’importanza degli aspetti emotivi, fisici, sociali e relazionali. Solo così possiamo preparare i bambini ad affrontare le sfide della società 5.0 come individui consapevoli ed equilibrati”. Durante il convegno, sono state presentate alcune delle esperienze più innovative della scuola italiana. Dopo gli interventi istituzionali, tra i quali quello della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Cristina Grieco, si sono svolti dei workshop esperienziali: dalla didattica con il cinema (professor Elvio Calderoni) al metodo Zettelkasten per lo sviluppo del 'pensiero connesso' (dirigente Piero Gallo), dal 'Debate e il teatro' (professoressa Roberta Camarda) alla 'Mindfulness' (professoressa Claudia Saccone), fino ad arrivare al 'Serious Play' per la costruzione di team educativi (con Lidia Cangemi e Marco De Santis). Molto apprezzato anche l’intervento di Paolo Greco, che ha posto l’accento sulla centralità del “sentire” nel processo educativo: “L’apprendimento", ha affermato lo studioso, "non può essere solo trasmissione, ma deve essere vissuto nel corpo, nella relazione e nell’esperienza”. Il successo della giornata ha confermato l’importanza di costruire una scuola realmente inclusiva, partecipativa e orientata al benessere. Come ha ricordato la dirigente, Elena Rossi, tra le promotrici dell’evento: “Livorno vuole essere un modello: dall’individuo al gruppo, dal ‘voi’ al ‘noi’. La scuola deve essere il luogo in cui si cresce insieme, anche come comunità”. Il Progetto DadaLogica proseguirà nei prossimi anni con nuovi studi e attività nelle scuole italiane per formare cittadini creativi, solidali e pronti al futuro.

 


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