Il Taciturno
Sul caso del dossieraggio dei 'files' riservati dell'antimafia: l'ufficiale della Guardia di Finanza, Pasquale Striano, dice che lui era sottoposto al pm della Dda, Antonio Laudati e di aver solo applicato le direttive di quest'ultimo; il pm della Dda, Antonio Laudati, dice che lui era solo il vice del procuratore generale antimafia, Federico Cafiero de Raho, che dava le direttive ed era il responsabile dell'ufficio; il procuratore generale antimafia, Federico Cafiero de Raho, dice che sì, lui era il procuratore capo, ma che l'ufficiale Striano era collocato fisicamente in un ufficio della Guardia di Finanza lontano da lui, quindi che non poteva controllarlo; il generale della Finanza, Andrea De Gennaro, dice che Striano non era impiegato nella Gdf e che il suo lavoro andava ovviamente verificato da chi gli dava compiti. A parte false modestie, diciamocelo chiaramente: ufficiali e, soprattutto, magistrati di questa 'tempra' tutto il mondo ce li invidia.





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