Ennio TrinelliLei, la ‘Divina’, lo chiama: “Eccesso di sicurezza”. Invece, si chiama: ‘sicumera’. Unita a ignoranza, protervia e impreparazione: un cocktail pericolosissimo. Poi chiameranno Harry Potter. E in futuro cosa succederà? Che di queste scene patetiche di un governo che toglie il reddito di cittadinanza a chi “non ha voglia di lavorare” senza riuscire a “mandare a lavorare i suoi deputati”, ne vedremo un sacco e una sporta. Perché i numeri in parlamento sono come quelli dei conti pubblici: devono essere esatti. E se tra un recupero di bilancio e l’altro, spostamenti di capitoli di spesa, 'robe' destinate a una 'roba' che finiscono in un’altra 'roba' puoi saltarci fuori, se la maggioranza assoluta è di 201 e loro sono 195, la maggioranza assoluta non c’è. Ne mancano sei: i sei dell’ave Maria (che erano sette, ma tutto fa figuraccia...). Ai posteri, l’espressione allucinata di Rampelli, quasi che il parlamento si fosse messo a parlare inglese mica per la legge sui forestierismi - quello è un onore destinato alla presidente del Consiglio – ma perché sembra non rendersi conto che la maggioranza è andata sotto, nonostante i commessi glielo dicano e ridicano. Una situazione che è l’emblema dell’atteggiamento delle destre: di fronte alla realtà non sanno che fare, tanto sanno sempre come uscirne. O danno la colpa al Pd, o La Russa lancia una provocazione per distrarre l’attenzione. E se non basta La Russa, c’è sempre una Biancofiore o un Foti ‘urlatore’. Se poi a saltare in aria sono il Def e lo scostamento di bilancio, chi se ne frega. Possono sempre riscriverlo in poche ore. Mi limiterei, in chiusura, a sottolineare il silenzio tombale di Salvini, che in un colpo solo è riuscito a farne ‘secchi’ tre: Meloni, Giorgetti e Governo. Dell’occasione persa da Elly Schlein ne parleremo in un’altra occasione, che oggi son stanco.





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