Ennio TrinelliLo chiameremo Diop (anche se non si chiama Diop) e diremo che vive in Toscana, vicino a Siena (anche se vive da un’altra parte). E’ in Italia da 17 anni e da 12 lavora nella stessa azienda. Un giorno, sfortunato, si fa male. La sua mano finisce sotto un ingranaggio e ha un tendine reciso. Durante il trasporto all’ospedale, compiuto dal proprietario dell’azienda, è proprio quest’ultimo a raccomandare a Diop di non dire la verità sul suo infortunio, ma di mentire. Diop dice la verità. E qui inizia il suo calvario: perde il lavoro, perché se sei "négher" e ti danno un ordine, almeno dovresti rispettarlo, invece di cercare cose futili come la verità e la giustizia, mentre gli viene riconosciuta dall’Inail un’invalidità permanente del 17%, con conseguente risarcimento del danno permanente (non può più usare due dita della mano destra e, se fosse mancino, ciò non sarebbe nemmeno ‘sto gran problema). Lo riconvocano per un'altra visita, perché a uno dei medici viene un dubbio e gli dicono che, in realtà, ha diritto a un’indennità superiore, perché il suo infortunio è più grave di quanto diagnosticato in un primo tempo. Il datore di lavoro lo ha licenziato. E Diop non può lavorare, perché non può usare la mano, non ha i soldi per pagare l’affitto e il padrone di casa lo denuncia ai Carabinieri per morosità. Viene convocato in caserma, perché essendo "négher"  è disonesto e approfittatore, dunque deve farsi assistere da un avvocato e vedremo come andrà a finire. Diop, lo chiameremo Diop anche se ha un altro nome, non è né disonesto, né approfittatore. È in attesa da mesi di un risarcimento di oltre 20 mila euro per il danno permanente subito. MA per quell’infortunio ha perso tutto, senza averne colpa: lavoro, casa e non sa come sfamare la sua famiglia, né se stesso. Questo dopo 17 anni in Italia e in mezzo alla tempesta perfetta del governo delle peggiori destre d’Europa, le cui prime misure sono state l’andare a caccia delle "navi dei négher". Succede che, in quest’Italietta di scappati di casa al governo, continua la sua triste avventura nel mondo dell’egoismo, dell’ignavia, dell’ignoranza e dell’odio, prosegue nel fare l’unica cosa che sa fare: dare la colpa agli altri.





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