Fabrizio Federici
La nazionale ‘Old Italia’, che da anni organizza incontri di calcio a scopo di beneficenza e solidarietà con giocatori tutti rigorosamente dai 45 anni in su, è stata solennemente ricevuta nei giorni scorsi, insieme ai rappresentanti di altre associazioni e istituzioni, in Vaticano nel quadro delle udienze pubbliche settimanali di Papa Francesco. Nella grande ‘sala Nervi’, dominata dallo straordinario Cristo risorto, opera realizzata nel 1965 dallo scultore Pericle Fazzini, l’allenatore, Andrea Mancinetti, insieme al vicepresidente Bruno Feoli e al presidente onorario, Renato Ciaramelletti, ad Andrea Maria Liguori, presidente della ‘Ssd Lazio a 8’, a Gianluca Buttaroni, presidente della ‘Ssd Laziocalcio a 8’ e a tutta la nazionale, hanno fatto solennemente omaggio al pontefice di una maglietta della ‘Old Italia’ appositamente confezionata per lui. Durante l’incontro, con la sala Nervi gremita come ogni mercoledì di pellegrini giunti da ogni parte del mondo, Bergoglio si è soffermato ad apprezzare l’impegno umanitario della ‘OldItalia’, che prossimamente si recherà anche a Cuba per portare kit completi da calciatore ai bambini di una squadra di calcio locale e, anche per il 2022, ha un ricco programma di incontri sportivi, compresi vari ‘Memorial’ in ricordo del mitico Diego Armando Maradona, a L’Avana e la partecipazione a tornei locali. Nella sua omelia, Papa Bergoglio, citando il testo della Bibbia cattolica "Libro della sapienza" e un celebre brano della Lettera di San Giacomo Apostolo, ha voluto soffermarsi su quello che da sempre, specialmente nel mondo frenetico e caotico di oggi, è il potere della parola: “Un potere enorme e ambivalente", ha affermato il pontefice, "che può avere forti effetti positivi come negativi. La parola”, ha proseguito, “questo straordinario dono che solo l’uomo ha fra tutti gli esseri viventi, a seconda di come viene esercitato può risollevare un animo come, al contrario, distruggerlo. “Ne uccide più la lingua che la spada”, dicono le scritture”. Per questo, è necessario che la società di oggi riscopra la grande importanza anche del silenzio, inteso non come mutismo - nei Vangeli, per esempio, San Giuseppe non pronuncia una sola parola, accanto a Maria e a Gesù, ma il suo non è certo mutismo - ma come capacità di ascoltare adeguatamente i nostri interlocutori e, al tempo stesso, come fase di raccoglimento, riflessione, preparazione alle battaglie successive. Sempre nei Vangeli”, ha aggiunto Papa Bergoglio, “noi vediamo che Gesù ogni tanto da solo o coi suoi discepoli, che cerca spazi di silenzio in luoghi appartati non solo nei momenti drammatici dell’Orto degli ulivi, per riscoprire la dimensione contemplativa e meditativa della vita. Invece, la società attuale sembra aver paura del silenzio. Grave è il peccato di chi uccide con la lingua”, ha detto ancora il Papa, “ma altrettanto grave è il silenzio quando diventa acquiescenza al male, ai soprusi dei potenti”. Soddisfatti dell’incontro i giocatori della nazionale 'Old Italia', specialmente l’allenatore Mancinetti, insieme a Feoli, Ciaramelletti e Marco Puoti, che peraltro è dipendente della Pontificia Opere Missionarie nel palazzo di Propaganda Fide, "dove si trova”, ha precisato lo stesso Puoti, “il Prefetto Eminenza Cardinale, Luis Antonio Tagle”. Chi ha permesso alla 'Old Italia' di partecipare a quest'udienza è stato monsignor Leonardo Sapienza, attuale Reggente della Prefettura della Casa Pontificia. E chi ha aiutato a impostare la lettera di richiesta dell'incontro è stato Don Luigi Portarulo, lavorante al preseminario in Vaticano, docente emerito di religione nelle scuole medie. “Si tratta”, ha raccontato Puoti, “di un sacerdote molto giovane, di soli 25 anni, molto attivo per matrimoni, preparazioni per comunioni e cresime, ma anche calciatore nel campionato dei dipendenti vaticani nella celebre ‘Clericus Cup’. Un uomo molto disponibile ad aiutare il prossimo, che ritengo doveroso citare e ringraziare qui, insieme agli altri religiosi che ricordavo. E’ stato”, ha sottolineato invece Andrea Mancinetti, “un momento di alta spiritualità e di riflessione costruttiva per tutti noi. Insieme, ovviamente, alla legittima soddisfazione per le parole di apprezzamento che ci ha rivolto il Pontefice, consapevole, come già Giovanni Paolo II, della grande importanza dello sport per il complessivo benessere dell’individuo e il miglioramento dei rapporti tra gli uomini”. Era presente all’incontro anche Giovanni Buti, presidente della ‘Toscana ciclismo Mario Buti Asb’ il cui padre, Mario, fu un importante giornalista sportivo, responsabile per Firenze del settore ciclismo per l’Uisp: “Ho da poco conosciuto Andrea Mancinetti”, ha rivelato Buti, “ma subito è nato un rapporto amichevole grazie, anzitutto, ai comuni interessi sportivi: ciclismo e calcio. Due sport diversi, che però hanno in comune la necessità di un forte impegno personale e di un preciso rispetto dei tempi. Con Andrea”, ha in seguito precisato, “ho deciso di collaborare per la raccolta di fondi destinata ad aiutare i bambini della scuola di calcio di Cuba, dove la ‘Old Italia’ andrà a giocare un importante Torneo Memorial, probabilmente a febbraio, mentre ho seguito l'organizzazione anche dell'incontro ‘Memorial per Paolo’, calciatore, nonché fratello di Andrea, il 12 dicembre scorso a Roma. Ma altro importante Memorial è quello che vogliamo organizzare il 21-22 maggio prossimi a Firenze per Giovanni Bertini, il mitico difensore della Roma e della Fiorentina scomparso proprio un anno fa, nel quale spero di poter coinvolgere anche giocatori della ‘viola’ di quel periodo, primi anni '70 del secolo scorso, insieme a Giancarlo Antognoni e Picchio De Sisti. Infine”, ha concluso Giovanni Buti, “con la mia organizzazione abbiamo in programma, a giugno 2022, due manifestazioni ciclistiche, una agonistica il giorno 17 e l'altra cronometrica-individuale su un percorso di 15 chilometri. E per la domenica successiva, abbiamo intenzione di organizzare una gara non agonistica di ‘gran fondo’, dunque ciclo-turistica, a offerta libera: tutto quel che raccoglieremo sarà devoluto interamente a iniziative umanitarie, tra cui si può inserire anche l'attività di Andrea Mancinetti con l'Old Italia".





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