Carla CeretelliSi infiltra, in piazza, Pappalardo e la colpa morì in culla, o no? Mi rifiuto di parlarne. Perfino Emiliano, già magistrato che non ama Berlusconi, lo rimpiange. Berlusconi, che ha scritto una lettera interessante. Sentito dalla viva voce del governatore pugliese. Uscente. Ironico? Forse che sì, forse che no. Abbiamo visto l'assembramento sconclusionato di piazza del Popolo. Bene, ma non tutto il mondo è paese e non tutti i Paesi sono uguali. Così come la gente, evidentemente. Da qualsiasi parte sta e qualunque sia il suo pensiero. Sempre legittimo in democrazia. Ma io voglio parlare di ciò che ho visto e vissuto nel giorno della festa della Repubblica al piazzale Michelangelo di Firenze. Sotto il David. Noi #Liberaldemocraticiitaliani siamo scesi in piazza in flashmob insieme agli amici del centrodestra. Avvolti nel nostro tricolore, in un silenzio rotto soltanto dal 'Canto degli italiani', che ci rappresenta, l'uno e l'altro, tutti. Tutti coloro che amano la propria Patria. Nel rispetto delle regole di distanziamento sociale con annessa mascherina. In tranquillità e serenità. Dimostrando che si può e che si deve manifestare il proprio dissenso nella legalità, nel rispetto di se stessi e di chi, ogni giorno, rischia la vita per difendere la nostra incolumità. Per richiedere soluzioni alla grave emergenza economica, oltre a quella sanitaria, dato che questo governo non sta rispettando le promesse. Hanno partecipato, in rappresentanza dei #Liberaldemocraticiitaliani, la sottoscritta, come coordinatore regionale della Toscana e Carlo Morganti, coordinatore provinciale di Firenze. Insieme a dirigenti, esponenti e attivisti dei Partiti di centrodestra. Si dice si fossero 600 persone. Pochi, secondo alcuni. Ma era una manifestazione volutamente contingentata, come tanti  mostrano di non sapere. "La Patria non è un'opinione. O una bandiera e basta. La Patria è un vincolo fatto di molti vincoli, che stanno nella nostra carne e nella nostra anima, nella nostra memoria genetica. E' un legame che non si può estirpare come un pelo inopportuno". Faccio mio il pensiero della nostra Oriana.




(corsivo tratto da www.pensalibero.it)

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