Michela ZanarellaMolto spesso, l'uomo tende a dare dei limiti alle cose, a 'gestire' come meglio crede l'esistenza. E' per questo che Flaminia Cruciani considera l'individuo un 'falsario', colpevole delle irreversibilità delle situazioni, reo di prevedibilità. Già dalle prime pagine della raccolta di poesie 'Piano di evacuazione', pubblicata da Samuele Editore, il lettore si trova a fare i conti con un linguaggio originale e frenetico, che si nutre di metafore, paradossi e immagini potenti. L'autrice parla di un mondo che le sta stretto. Dentro di sé, si muovono percezioni in contrasto. E in questa continua oscillazione emozionale, emergono le ombre e i demoni di un tempo che non dà riferimenti certi. Ecco perché è necessario un piano di emergenza, qualcosa di salvifico: la poesia. I versi della Cruciani sono 'dardi infuocati', vogliono farci aprire gli occhi, scuoterci in profondità, destabilizzare. Domande, interrogativi, pensieri e riflessioni a volte ironiche, si snodano in un canto ritmato che si avvale di un lessico elevato e particolare. L'uso di parole provenienti dal mondo della fisica, della matematica e dell'anatomia richiede un impegno e un'attenzione maggiore al significato: "Cosa avviene nell'ordine di riempimento dei livelli atomici/tra gli elettroni 71 e 72 e 103 e 104?/C'è un vuoto quantomeccanico/un buco nero di sapienza". Sembra di entrare in un vortice, catapultati dentro una dimensione affascinante, ma allo stesso tempo inquietante. A un certo punto viene da chiedersi: "Ma il mondo esiste o non esiste? E noi, chi siamo"? Forse, non bisognerebbe porsi troppe domande, ma vivere e basta. Se "l'universo è un temporale d'immagini" e l'amore dimora tra gli umori, è evidente che l'autrice ha bisogno di portarci in alto, in quel volo di cui ha bisogno per sentirsi leggera, libera, autentica. La scrittura della Cruciani abbraccia temi universali e, se in apparenza può sembrare molto intima, alla fine è da considerarsi voce collettiva. Le sue 'visioni' poetiche sono rivelatrici della complessità e fragilità umana. Non è impossibile superare gli ostacoli, togliere i limiti: serve energia, impegno. L'autrice, attraverso la poesia, trova la forza e il coraggio per resistere ed essere parte attiva del cosmo. La poesia assume una funzione terapeutica: è una cura. Anche Donatella Bisutti, nel suo libro 'La poesia salva la vita', ci riconduce verso la concretezza delle cose. La poesia è bellezza e disperazione, coraggio e paura: ci consente di guardare il mondo con stupore, trovando significati mai immaginati. Sono in pochi a credere nella poesia, ma chi ha fiducia arriverà sicuramente altrove. Il piano di evacuazione, intanto, c'è.

Piano di evacuazione
di Flaminia Cruciani
edito da: Samuele Editore
Pagg. 72,12,00


L'autrice
Flaminia Cruciani è autrice, poeta, consulente nell'ambito di diversi progetti archeologici dell'Università e del Comune di Roma. Si è laureata in 'Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico', presso la 'Sapienza Università di Roma' e ha poi conseguito il Dottorato di Ricerca in 'Archeologia orientale' nello stesso ateneo, con una tesi su 'L'iconografia degli dei nella glittica paleosiriana'. Si è specializzata, inoltre, in discipline analogiche, attraverso lo studio dell'ipnosi dinamica, della comunicazione analogica non verbale e della filosofia analogica, conseguendo il titolo di analogista. Ha inventato il 'Noli me tangere': uno strumento di aiuto fondato sulla metafora e sul potere evocativo delle immagini in grado di favorire il processo di individuazione della persona. Nel 2008 ha pubblicato 'Sorso di notte potabile', edito da LietoColle e 'Dentro', edito da Pulcinoelefante. Nel 2013 ha pubblicato 'Frammenti' sempre per Pulcinoelefante. 'Lapidarium' è uscito nel 2015 con l'editore Puntoacapo, mentre 'Semiotica del male' è del 2016, edito da Campanotto. I suoi testi letterari sono presenti in numerose antologie, italiane e straniere. Collabora con diverse testate giornalistiche. È stata selezionata fra i giovani poeti italiani contemporanei per il 'Bombardeo de Poemas sobre Milán', opera del collettivo cileno Casagrande. È tra i fondatori e gli ideatori del 'Grand Tour Poetico', della 'Freccia della poesia' e del movimento culturale 'Poetry and Discovery'.


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