Susanna SchimpernaQuote obbligatorie, scarico di colpe, 'numeretti' sulle braccia, foto di bambini che non ce l'hanno fatta, 'talk' televisivi di chiacchiere infinite, commozioni e accuse reciproche. Indecisi tra il considerare i migranti come dei problemi o degli esseri umani, tra il provare paura o pietà, intanto li guardiamo soffrire e morire. La politica doveva saper prevedere e non lo ha fatto; proporre progetti e soluzioni e non lo ha fatto. In questo, i politici italiani non sono stati peggiori di quelli di tutti gli altri Paesi, che spesso si sono dimostrati addirittura ignobili. Ma non è una consolazione.


Lascia il tuo commento

Nessun commento presente in archivio