Luca BagatinI goliardici manifesti relativi alla campagna elettorale di Tinto Brass, candidato per le liste Bonino-Pannella, hanno letteralmente spopolato anche sul mio blog: www.lucabagatin.ilcannocchiale.it: "Meglio un culo che una faccia da culo". Mai slogan fu più appropriato in un'Italia sempre più moralista nel privato (altrui) e sempre più immorale in pubblico. Un'Italia ove la politica, dal 1993, ha perso la verve e la passione che la contraddistingueva grazie al prestigio di leader di razza: da De Gasperi a Craxi passando per Einaudi, La Malfa e persino Marco Pannella. Un'Italia ove ci vorrebbero costringere a votare o per "il diavolo rosso o per il diavolo blu", quei Pd-PdL uniti entrambi nella conservazione. Contro tali simpatici manifesti si è subito schierata la neomoralista Lara Cardella, scrittrice, che sulle pagine di Facebook ha lanciato la sua censoria crociata. E che oggi esulta affermando che sono stati rimossi dal web. Ovviamente, non è vero: il mio libero e libertario blog è e rimane un'isola felice di goliardia erotico-politica. Vedere per credere al post: http://lucabagatin.ilcannocchiale.it/post/2446358.html. Goliardia erotica - quella di Brass - che si rifà, per così dire, alla tradizione controculturale beatnik e hippy degli Usa anni '60 e '70. Una tradizione che parla senza pudori di autodeterminazione del proprio corpo e non già di mercificazione. Mercificazione che è prima di tutto intellettuale. Mercificazione che aborriamo proprio perché conseguente a certo appiattimento ideale. C'è un sottile filo rosso - garibaldino e mazziniano - che unisce le antiche battaglie per il divorzio, la maternità consapevole, la scelta di una morte dignitosa, la regolamentazione della prostituzione, la regolamentazione dell'uso delle non-droghe, la denuncia degli sperperi nella pubblica amministrazione, la denuncia dello statalismo e del clericalismo dilagante. Un filo rosso che in Italia ebbe fra i suoi massimi esponenti Ernesto Nathan, Mario Pannunzio, Ernesto Rossi e molti altri. Personaggi che forse nemmeno la Cardella sa chi siano. La Cardella che su Facebook, al mio sostenere la campagna elettorale di Tinto Brass (che negli anni che furono ruppe, cinematograficamente parlando, una certa censura democristiana e andreottiana) mi risponde con il maschilista: "Luca, suca. Semplicemente". Ma sì, sorridiamo anche di questo. Sorridevamo già dell'ex femminista Eugenia Roccella, dei già ex radicali Rutelli, Quagliariello e Capezzone....oggi neoclericali. All'appiattimento ideale tanto vale rispondere infatti e dunque con una risata e con la voglia di rendere la politica più colorata, più movimentata, più artisticamente rilevante. Persino più pansessuale, come direbbe l'amico Peter Boom, militante dei diritti civili da quarant'anni, che sulle pagine del mio stesso blog ci regala sempre anticonformisti interventi. Come negli anni '60 e '70 quando le poche minoranze laiche manifestavano in solitaria contro le Chiese Dc e Pci, le loro pastette, il loro consociativismo, l'egemonia culturale di gramsciana memoria che ha portato solo al mero livellamento delle menti sempre più imbarbarite da reality o programmini televisivi dai dubbi contenuti (a proposito, ve lo ricordate il sessantottino non pentito Paolo Pietrangeli ? Ecco, è stato il realizzatore ed il regista del "Maurizio Costanzo Show" e di "Amici"...sic !). Lanciamo e rilanciamo tutto ciò. Ne va della nostra autonomia di pensiero e della nostra intelligenza.




(articolo tratto dal blog www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)
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