Domenico BriguglioMala tempora currunt. Il maligno virus scappa, corre di qua e di là e quatto quatto, di soppiatto, il 'vigliaccone' ci bracca come un segugio (non il supereroe del risparmio, però...), trasformando le nostre giornate e serate in un isolamento forzato, con la suprema regia del nostro Governo. Bei tempi, quelli in cui potevi decidere cosa e chi andare a vedere, scansando tassativamente amici e conoscenti antipatici e profondamente 'rompiballe'. Adesso, quasi quasi li vorresti incontrare. Non fosse altro che per farti una bella 'litigatina' muso a muso, ora impensabile, visto che devi stare a distanza di sicurezza. Già, la distanza di sicurezza. Noi italiani siamo un popolo strano: o ce ne 'freghiamo' di regole e imposizioni, oppure le adottiamo come nessuno al mondo, specialmente quando la paura fa '90'. Ci dicono di stare almeno un metro distanti e invece... Miracolooo!!! Nelle file al supermercato questa distanza si moltiplica per 4, 5, 10 metri. Così, 20 persone in fila coprono una distanza di 200 metri, tanto che fai fatica a capire da dove inizia la coda. E la cosa diventa ancora più strana quando il primo della fila, finalmente entra, mentre il secondo si guarda bene dall'avanzare, raddoppiando le distanze. Alle rimostranze del terzo (che vista la distanza, quasi grida) scrolla il capo e allarga le braccia. Poi ci sono le 'bufale': talmente grosse, che non si riesce a capire come mai la gente ci caschi con tutte le scarpe. Ma si sa, le bufale sono animali così simpatici, che ti ci affezioni subito. Una per tutte? Fatemi pensare: questa no, troppo piccola; quest'altra nemmeno, non ha le corna; ah! Ecco, questa va bene: dato che si parlava di scarpe, un audio in circolazione ci avverte di lasciarle fuori di casa prima di entrare, perché il virus vive e vegeta, per tempo immemorabile, sull'asfalto e si attacca alle nostre suole. E tutto questo in barba a quanto quei 'poveri cristi' dei virologi si affaticano a dirci in tutte le 'salse'. Ma poi, mi sono informato. E ho scoperto che il virus, da bravo alieno, si è dotato di 'tutine spaziali' per sopravvivere in un ambiente per lui letale (ci lasciano le 'penne', pardon, gli 'pseudopodi', quelle cose che gli sporgono...): miliardi di miliardi di microscopiche 'tutine'. In più, si è dotato di flaconcini di 'superattack' per incollarsi alle nostre scarpe e infilarsi nelle nostre case. Hai capito, 'sto mascalzone impunito (fino ad ora...)??? Le nostre cronache dalla quarantena, per questa volta si fermano qui. Appuntamento alla prossima puntata.


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