1959 - Yasser Arafat e Abu Jihad (Khalil al Wazir) fondano ‘Al Fatah’, un movimento di guerriglia per la liberazione della Palestina da Israele.

Maggio 1964 - Su iniziativa della Lega degli Stati Arabi e di Ahmed Shukeiri, nasce l’OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina). Obiettivo strategico dell'organizzazione è l'edificazione in tutta la Palestina di uno stato unitario, laico e democratico, così come sancito nella Carta nazionale palestinese del 1964 (modificata nel 1968).

1965 - Primo attacco terroristico dell’OLP con obiettivo il canale idrico nazionale.

5-11 giugno 1967 - Terza guerra arabo-israeliana. Il leader egiziano Nasser dichiara di voler chiudere il Canale di Suez alle navi che riforniscono Israele. Si intensificano le manovre militari arabe ai confini del Paese. Israele reagisce con una guerra lampo, passata alla storia come ‘guerra dei sei giorni’. Le forze israeliane, comandate dal generale Moshe Dayan, conquistano le alture del Golan al confine siriano, il settore arabo di Gerusalemme, il porto di Gaza e la penisola del Sinai. Gerusalemme viene ufficialmente riunificata sotto il controllo israeliano.

1968 - L'OLP formula un documento che nega l'esistenza di Israele. Si intensificano gli attacchi terroristici dei Palestinesi compreso il dirottamento di un aereo della El Al da Roma ad Algeri. Guerra di attrito con Egitto e Giordania e incidenti ai confini.

1969 - Arafat diventa presidente dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina. Con il suo carisma e la sua abilità politica indirizza l’OLP verso la causa palestinese allontanandola dai disegni panarabi. Nell’organizzazione intanto confluiscono Al Fatah e le altre formazioni guerrigliere costituitesi in quegli anni.

1970 - Re Hussein di Giordania scatena una durissima repressione contro i gruppi armati palestinesi insediati nel suo Paese, la cui forza crescente minaccia la stessa sovranità dello stato giordano. E’ il cosiddetto ‘settembre nero’: l’OLP vi perde migliaia di uomini e le principali organizzazioni che la compongono sono costrette a lasciare la Giordania per trasferirsi in Libano.

1971 - L’esercito giordano scaccia l’Olp fuori dal Paese con un’azione violenta e sanguinosa. L’Olp si trasferisce in Libano.

1972 - Undici atleti israeliani sono assassinati dall’OLP alle Olimpiadi di Monaco.

1973 - Quarta guerra arabo-israeliana, nota come ‘Guerra del Kippur’ perché iniziata nel giorno di digiuno più solenne dell’anno ebraico (il 6 ottobre). Egitto e Siria lanciano un attacco a sorpresa per riconquistare i territori perduti nella guerra precedente; l’attacco viene respinto con gravissime perdite umane e vengono ripristinati i confini del 1967. Interviene l’Onu che con la Decisione 338 chiede una sistemazione del conflitto Arabo-Israeliano sulla base delle Decisioni 242 del 1967. Arafat diventa Comandante in capo dei gruppi armati palestinesi.

Luglio 1974 - Arafat decide una svolta importante dell’OLP, rivendicando per il popolo palestinese il diritto all'autodeterminazione e alla creazione di uno Stato palestinese; a novembre, in uno storico discorso all'Assemblea delle Nazioni Unite, Arafat chiede una soluzione pacifica, politica, per la Palestina, ammettendo implicitamente l'esistenza di Israele.

1978 - Operazione Litanj: azione contro basi terroristiche nel Libano. Viene fondato il movimento Shalom Akhshav - Pace Adesso. 5-17 settembre: Vertice di Camp David tra Begin, Sadat per l’avvio delle trattative per un Trattato di pace.

1979 - Viene firmato il trattato di pace con l’Egitto di Anwar Sadat e finiscono 30 anni di guerre con gli egiziani. I paesi arabi condannano il trattato di pace fra Israele ed Egitto, anche l'OLP aderisce al ‘Fronte del Rifiuto’.

Giugno 1982 - Inizia l’operazione Pace in Galilea: il governo israeliano invade il Libano con l'intento dichiarato di distruggere le basi dell'organizzazione. Per settimane le roccaforti palestinesi, con i loro dirigenti e lo stesso Arafat, sono assediate e cannoneggiate dall’esercito israeliano e dai falangisti cristiani. Alla fine, minacciati nella loro stessa sopravvivenza fisica, i dirigenti dell'OLP sono costretti a lasciare il Libano: la sede dell'Organizzazione viene spostata a Tunisi mentre i combattenti palestinesi vengono evacuati e smistati in diversi paesi arabi.

1987 - Scoppia l’Intifada, o rivolta delle pietre, nei Territori occupati ossia le aree amministrate da Israele e abitata prevalentemente da palestinesi (Giudea, Samaria e striscia di Gaza).

15 novembre del 1988 - Il Consiglio Nazionale Palestinese, organo dirigente dell'organizzazione, annuncia la nascita dello Stato indipendente di Palestina sui territori della Cisgiordania e della striscia di Gaza, di cui si proclama Governo in esilio. Nello stesso tempo accetta tutte le risoluzioni dell'ONU, riconoscendo in questo modo lo Stato di Israele, come era stato fatto precedentmente soltanto dall’Egitto.

Aprile 1989 - Arafat è eletto dal Parlamento palestinese primo Presidente dello Stato che non c'è, lo Stato di Palestina.

1990-1991 - Crisi e guerra del Golfo tra Nato e Iraq. Arafat appoggia Saddam Hussein e, dopo la sconfitta di quest' ultimo, rimane isolato.

1993 - Dopo l'annuncio ufficiale degli accordi di Oslo avviene il reciproco riconoscimento di Israele da parte dell'OLP e di quest'ultima da parte di Israele. Arafat è ricevuto come capo di Stato dal Parlamento europeo, al quale chiede che l'Unione diventi parte in causa del processo di pace.

1994 - Viene firmato al Cairo l’accordo di Gaza-Gerico tra Israele e OLP. Viene firmato il trattato di pace tra Israele e Giordania e vengono stabilite relazioni diplomatiche tra i due stati. Rabin, Peres e Arafat sono premiati a Stoccolma con il Nobel per la Pace.

1995 - Viene firmato da Israele e dall’OLP un accordo provvisorio sulla Cisgiordania e la Striscia di Gaza e un accordo per l'autogoverno ampliato nei territori amministrati dai palestinesi. Viene firmato anche un Trattato di Associazione con l'Unione Europea. Il 4 novembre il primo ministro Yitzhak Rabin viene assassinato da un estremista ebreo durante una manifestazione di sostegno al processo di pace. Shimon Peres diventa primo ministro provvisorio.

1996 - Arafat, trasferitosi nel frattempo a Gaza, viene eletto presidente dell'Autorità nazionale palestinese con suffragio universale.

11-25 luglio 2000 - Vertice di Camp David tra Barak e Arafat con la mediazione di Clinton. Il vertice naufraga perché Arafat non accetta la proposta israeliana che prevedeva la cessione all' Anp del 90% della Cisgiordania e la possibilità di far tornare nei territori palestinesi i profughi della guerra del 1967. Nel settembre dello stesso anno, per protestare contro la visita di Sharon al Monte del Tempio, migliaia di palestinesi manifestano e si scontrano con la polizia israeliana. E’ l’inizio della ‘Intifada Al-Aqsa’.

2001 - Le elezioni politiche portano al governo israeliano Ariel Sharon e il partito Likud di destra. Il 10 agosto gli elicotteri israeliani distruggono il quartier generale di Arafat a Ramallah e per tutta l'estate continuano gli scontri tra militari e palestinesi, con numerosi morti in entrambe le fazioni. In seguito agli attentati dei terroristi islamici negli USA dell'11 settembre, e all’'omicidio del ministro del turismo israeliano Rehav’am Ze’evi per mano di un palestinese, dietro le forti pressioni americane e internazionali, Sharon ordina il ritiro dalle zone rioccupate ma, a inizio novembre, un attentato causa la morte di tre civili su un bus e il ferimento di decine di persone.

2002 - Nuova fase nel conflitto medio orientale: la seconda intifada continua così come il confino di Arafat nel suo quartier generale a Ramallah. Il presidente degli Stati Uniti, George Bush anticipa un nuovo piano di pace che prenderà il nome di Road Map concordato con Russia, Ue, e ONU. Arafat è definitivamente estromesso dal processo di pace. Viene iniziata la costruzione di un muro di separazione tra Israele e i palestinesi per fermare l’infiltrazione di terroristi e kamikaze.

2003 - Si aprono nuove prospettive con la nomina di Abu Mazen alla carica di primo ministro palestinese. Egli prende il posto di Arafat come interlocutore nei colloqui di pace con Israele. L’11 giugno la strage di 16 persone su un bus nel centro di Gerusalemme blocca l'applicazione della Road Map. Altri esponenti del terrorismo palestinese vengono eliminati. Abu Mazen si dimette per insistenti voci su contrasti con Arafat. Al suo posto viene nominato Abu Ala.

2004 A luglio il Tribunale dell'Aja ha condannato ed invitato alla rimozione del Muro israeliano. Alla fine di ottobre, dopo un lungo dibattito del parlamento israeliano (la Knesset), il governo di Ariel Sharon ottiene la maggioranza alla mozione di ritiro dalla Striscia di Gaza. Entro il 2005 saranno smantellati 21 insediamenti israeliani ed evacuati ottomila coloni. L’11 novembre Yasser Arafat muore all'ospedale di Parigi dove era ricoverato dal 29 ottobre. Sul fronte politico, la guida provvisoria dell’Anp viene assunta da Rawhi Fattuh, Presidente del Consiglio legislativo palestinese, la Presidenza dell’Olp va all'ex premier, Abu Mazen, mentre alla guida di Al Fatah viene nominato Faruq Kaddumi.
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