Ennio TrinelliSuccede che te ne stai tranquillamente di fronte al tuo pc a lavorare quando, improvvisamente, avverti una violenta scossa di terremoto, che ti fa saltare dalla sedia. Ti informi, per sapere se è successo qualcosa di serio: pare di no. Nella disgrazia, non ci sono vittime, non ci sono crolli. Per lo meno, dove tu vivi. Poi ne avverti un'altra, molto più forte della prima, che t’impedisce quasi di camminare mentre cerchi di uscire di casa e, quando sei sulla porta, si placa. Poi sai che ci sono stati crolli e feriti: una vittima a una trentina di chilometri in linea d'aria da dove vivi. Sei così spaventato che chiedi ospitalità a un sacco a pelo, a casa di un amico, a due metri dalla porta d'uscita, poiché vive al piano terra e in campagna. Non dormi. E quando ti tiri su dal sacco a pelo e dai un'occhiata al tablet, la prima cosa che ti salta all'occhio è il commento via social di un decerebrato a ‘5stelle’, che fa ‘sciacallaggio’ sul terremoto in favore del ‘No’ al referendum. Siccome non ha nemmeno il coraggio delle sue azioni, dopo un po’ lo cancella da Twitter. E, quasi automaticamente, pensi che in fondo il nostro pianeta non ha tutti i torti se cerca di scrollarsi di dosso certe ‘bande di imbecilli’, dato che avveleniamo tutto ciò che tocchiamo: al suo posto, cercherei di farlo anch’io.


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