Ennio TrinelliLa morte di Virna Lisi è una delle cose che più mi è dispiaciuta, durante questi giorni natalizi. Sono un uomo di teatro, oltre a occuparmi di scrittura. E so distinguere il talento, quando lo incontro. Lei ne aveva a volontà: quel tipo di talento che presuppone umanità, umiltà, capacità di vedere come funziona il mondo. E' un peccato perdere attrici, artiste e donne come Virna Lisi, ma questa è la vita. E nella ruota della vita succede che le regine se ne vadano e lascino il posto a 'sgallettate cerebrolese', il cui unico neurone risiede nel posto sbagliato o, forse, in quello giusto: là dove le sinapsi che dovrebbero connetterlo non arrivano. Per i grandi che se ne vanno, rimangono numerosi cialtroni incompetenti, che pretendono la grandezza per rimediare al proprio vuoto, rimediando a incultura e incapacità con arroganza e 'maneggi'. E giuro che la metafora politica non me l'aspettavo nemmeno io.


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