Vittorio LussanaIn questi giorni di aspre polemiche tra chi propugna una rigida austerità e chi invece invoca una ‘flessibilità’ quasi elastica, un po’ per caso ci troviamo a presentare uno spettacolo teatrale brillante e originale, che meriterebbe di esser visto anche da qualche ‘alto papavero’ dell’Unione europea o dalla stessa signora Angela Merkel. Il 19, 20 e 21 settembre prossimi, presso il teatro Trastevere di Roma, in via Jacopa de’ Settesoli 3 (nei pressi di viale Glorioso) si terrà l’esibizione della compagnia ‘Collettivo Controcanto’ intitolata ‘No! Una giostra sui limiti dei limiti imposti’. Si tratta di una rappresentazione divertente, deliziosa, imperdibile. Avete mai fatto caso a quanti divieti dobbiamo sottostare nella vita di tutti i giorni? Molti di essi sono esagerati e rasentano il ridicolo. Eppure, hanno valore legale nella nostra società. Questo spettacolo, diretto da una bravissima professoressa di liceo, Clara Sancricca, pone in evidenza proprio gli errori di una collettività strutturata su troppi divieti, che alla fine rischia di avvitarsi e crollare su se stessa. Siamo di fronte a un lavoro geniale: sette ragazzi muniti di corda tentano di progettare e costruire una comunità finalizzata verso “una sana e pacifica convivenza”, in cui i vari divieti ‘scelti’ possano ‘reggere’ e tenersi assieme come un enorme ‘puzzle sociale’. Il crollo inesorabile, continuo e inevitabile di ogni tipo di ‘combinazione’ dimostra come una sana autocritica sarebbe salutare per tutti. E i primi ad averla fatta sono stati proprio questi splendidi ragazzi con la loro amata insegnante, che nella costruzione di tale ‘performance’ artistica si sono accorti di quanti ‘no’ spontanei erano stati in grado di elencare. Il loro intento non era quello di prendere in giro il ‘sistema’ o qualche tipo di ideologia peggiore o migliore di altre, bensì noi stessi e quell’insana paura che qualcosa possa andare a turbare la nostra ‘normalità’. Ecco cosa ci ha rivelato Clara Sancricca, che ha messo in scena questo ‘piccolo capolavoro’ con la classe di liceo che stava accompagnando agli esami di maturità, declinando una complessa strutturazione artistica collettiva insieme a una ricerca ampia e puntale di tutti i limiti imposti nelle moderne società, al fine di sottolineare non soltanto l’assurdità di regole, imposizioni e norme ‘illiberali’ che limitano il pieno dispiegarsi delle potenzialità e la stessa libertà dei singoli individui, ma come divieti, pregiudizi, eccessi e convenzioni finiscano con l’avvitare l’intera comunità nell’immobilismo, trascinandola inesorabilmente verso l’implosione e la crisi. Un messaggio ‘libertario’ che i magnifici ragazzi del ‘Collettivo Controcanto’ esprimono con grandissima ironia e indiscutibile originalità. Una bella lezione per tutti. Senza hashtag o ‘menate’ varie.




Direttore responsabile di www.laici.it e della rivista 'Periodico italiano magazine' (www.periodicoitalianomagazine.it)
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Cristina - Milano - Mail - lunedi 15 settembre 2014 15.6
Interessante! Grazie!!


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