Arturo DiaconaleNon mi aspettavo di più. Temevo molto di meno. I lavori del seminario tra i rappresentanti delle forze laiche e socialiste svoltosi all’hotel Quirinale di Roma non vanno salutati in maniera trionfalistica, ma rappresentano un segnale importante e significativo. La proposta lanciata da “L’opinione” di istituire un tavolo di consultazione permanente è stata accolta senza riserve di sorta. E’ stata fatta propria da Stefania Craxi a nome della Fondazione Craxi. Ed ha trovato l’immediata adesione di Gianni De Michelis, Daniele Capezzone, Italico Santoro, Alfredo Biondi e Antonio Del Pennino. Questo non significa che il problema della presenza politica dell’area laica e riformista alle prossime elezioni europee sia stato risolto. Ma il primo segno di interesse per un’operazione che vuole superare i pur legittimi egoismi di partito è giunto. Ed ora non resta altro che andare avanti lungo questa strada, tenendo aperto il tavolo di consultazione nella ricerca non solo delle possibili formule con cui partecipare alla competizione elettorale della prossima primavera, ma anche delle idee-forza che dovrebbero rappresentare la base comune dell’iniziativa. Nessuno dei promotori, da me stesso a Davide Giacalone, si illude sulla possibilità di conseguire facilmente e rapidamente un qualsiasi risultato positivo. Ma abbiamo rotto il ghiaccio. E rispetto a quando ogni singola forza dell’area laica e socialista era una sorta di iceberg isolato ed inaccessibile, il progresso è stato incredibile ed impensabile. Nel breve intervento d’apertura del seminario ho lanciato un appello al senso di responsabilità di forze che come tratto distintivo del proprio Dna hanno proprio la responsabilità nei confronti degli interessi collettivi del Paese. Il primo gesto responsabile è arrivato. Se quelli successivi saranno dello stesso tenore l’obbiettivo finale non potrà essere mancato!

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