'Be Woman' è uno spettacolo prodotto dall’Istituzio teatrale europeo, riproposto nei giorni scorsi presso il Teatro 'Zero Negativo' di Bedizzole, in provincia di Brescia, ma che aveva già debuttato, nel giugno del 2022, al Festival del Teatro di Francoforte sull'Oder. E’ una performance di teatro fisico contemporaneo, in cui musica, luci, proiezioni e il coinvolgimento in scena del pubblico di sesso maschile giocano un ruolo fondamentale. Una rappresentazione che ha voluto ribadire quegli stereotipi di genere che resistono nel tempo: il 'cat-calling' (le molestie sessuali esplicite, ndr), l’oggettivazione del corpo femminile nei media, il 'cybersesso', l’abuso di chirurgia estetica, il bisogno ossessivo di approvazione sui social. Lo spettacolo mostra quanti ostacoli, pregiudizi e contraddizioni debba affrontare una ragazza ogni giorno, durante il proprio percorso di crescita per 'essere donna', in una società che viene mostrata attraverso la proiezione di immagini selezionate da trasmissioni televisive, spot pubblicitari e cartoni animati che, ancora nel XXI secolo, delineano uno standard femminile inchiodato attorno a due poli opposti: Jessica Rabbit, procace e sessualmente appetibile e Biancaneve/Cenerentola, la cui unica funzione è la sottomissione e l’accudimento dell’altro a discapito di se stessa. Non a caso, 'Be woman' ha aderito al manifesto femminile pubblicato dalla rivista di moda 'Girls Girls Girls' e affidato alla voce dall’attrice, Cynthia Nixon, attivista e politica americana impegnata per i diritti delle donne e la causa Lgbtq+: “Sii una signora, dicono. La tua gonna è troppo corta. La tua camicia è troppo stretta. Non mostrare così tanta pelle. Lascia qualcosa all’immaginazione. Non fare la tentatrice. Gli uomini non possono controllarsi. Gli uomini hanno dei bisogni. Sii sexy. Sembra attraente. Non essere così provocante. Te la sei cercata. Indossa il nero. Indossa i tacchi. Sei troppo vestita. Sei troppo svestita. Ti stai lasciando andare…”. Parole provenienti da 'Be a lady, they said!', il manifesto scritto da Camille Rainville, autrice del blog 'Writings of a Furious Woman': una provocazione a scopo di denuncia nei confronti delle pressioni sociali a cui sono sottoposte le donne ogni giorno. Durante lo show, il corpo di una figlia, interpretata da Raffaella Zappalà, giovane attrice e fulgido talento del teatro mimico, con un passato da eccellente ballerina, viene ricostruito secondo il gusto espresso dai partecipanti - scelti a caso nel pubblico - prevedendo, come premio finale, una cena in cui la portata principale sarà la 'donna ideale'.