Vittorio Lussana

Carissimo Arturo, ti scrivo per augurarti buone feste, ma anche perché, dopo aver letto i risultati delle regionali abruzzesi, sono stato colto dallo sconforto: ma hai letto come mi stanno riducendo la sinistra? La ‘mia’ sinistra, quella della solidarietà, della lotta al sottosviluppo, dei meriti e bisogni, dell’urlo della Magnani? Me la stanno trasformando in un movimento giustizialista astratto, ti rendi conto? Non è più possibile far comprendere un emerito ‘tubo’ a questi qui: prima si son chiusi in quella maledetta torre d’avorio di Partito che hanno messo su, una ‘brodaglia’ di cui non si è mai capita un’emerita ‘mazza’ (scusa, Arturo, ma quando me le fanno girare…). E adesso si son messi ad andar dietro a quell’oste della malora di Di Pietro, uno che solo a sentirlo parlare ti vien voglia di nominare Aldo Biscardi presidente dell’Accademia della Crusca! Io non lo so che roba fumano da quelle parti lì, guarda: sembrano diventati tutti matti! Hanno affondato Prodi, che non era neanche tanto male; hanno prosciugato i comunisti, che almeno due parole su Pasolini ce le potevo pure scambiare; hanno massacrato per l’ennesima volta i socialisti, che sembra quasi lo facciano apposta; sono andati a Bruxelles e hanno fatto un ‘casino’, guarda Arturo, un ‘bordello’ vero, con Fassino che firmava il Manifesto del Pse da segretario dei Ds, la Bresso che non sapeva più dove sbattere la testa e la Bindi che si è messa a spaccare il capello in quattro. Risultato? Invece di andare avanti vanno indietro, come i gamberi: ma che ‘diavolo’ di strategia è? Tu lo sai che ho passato due anni in quel ‘guazzabuglio’ del centrosinistra: vuoi sapere veramente cosa ho trovato? Guarda, te lo riassumo con piena obiettività liberale: un branco di pazzi in libera uscita. La linea Ferrero - Bertinotti era troppo dispendiosa, quella di D’Alema troppo attendista sull’Afghanistan, Bobo Craxi era meglio mandarlo in giro per il mondo a cercare consensi per l’Expo di Milano, la Bonino era troppo radicale, Mastella troppo cattolico, la Pollastrini era solo una graziosa signora del thé e Giuliano Amato s’impapocchiava con la spazzatura di Napoli. Una cosa da malati, guarda, da interdizione collettiva. Io credevo che, presa la ‘schicchera’, sarebbero rinsaviti, per lo meno. Maddeché!!! Continuano imperterriti, invece. Non è neanche più ‘tafazzismo’: siamo al vero e proprio ‘bondage’ sado-masochista. Ma cosa vanno cercando, ancora, questi del Pd? La pietra filosofale? Il sesso degli angeli? La formula magica di Cagliostro? L’unico che ha preso in mano una battaglia degna di questo nome è il povero senatore Marino, che ha lanciato un appello sul testamento biologico. Sul resto, encefalogramma piatto: il decesso è avvenuto il 14 aprile 2008, alle ore 15 e 44 e neanche hanno fatto l’autopsia, perché preferiscono star lì a litigarsi gli orecchini della nonna, l’anellino della bisavola e la stola della moglie di Gronchi. Buon Natale, Arturo, con tanto affetto per te e per tutti gli amici de l’Opinione: almeno con voi un concetto sensato lo posso ancora scambiare…




(articolo tratto dalla prima pagina del quotidiano 'L'opinione delle Libertà' del 17 dicembre 2008)
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Vittorio Lussana - Roma - Mail - venerdi 19 dicembre 2008 18.26
RISPOSTA A KRIZIA E A DEBORA: grazie per i vostri spiritosi commenti e per i complimenti. Io, comunque, in quella 'brodaglia' non ci entro, almeno fino a quando non ci si decide a far nascere una sinistra riformista come dico io...
Buon Natale e felice anno nuovo.
VL
Vittorio Lussana - Roma - Mail - venerdi 19 dicembre 2008 18.20
RISPOSTA A GIUSEPPE ORSINI: Carissimo Giuseppe, ti ringrazio di condividere il mio articolo - anzi, il mio grido di dolore... - e contraccambio in piena amicizia i tuoi affettuosi auguri di buon Natale. Riguardo al tema da te sollevato, io non credo ci voglia molto a comprendere, se lo si volesse veramente, che per riuscire a far tornare la sinistra italiana unita e vincente si dovrebbe analizzare con serietà le questioni inerenti al fallimento storico del marxismo e dei suoi effetti ideologici sul nostro Paese (che tra l'altro non sono sempre stati, almeno per l'Italia, tutti negativi...), al fine di giungere a un definitivo superamento della scissione di Livorno del 1921. Un cordiale saluto.
VITTORIO LUSSANA
debora - italia - Mail - venerdi 19 dicembre 2008 13.55
Questi qui, come li chiama lei probabilmente ,stanno cercando uno inttelligente , colto e politicamente preparato come lei!!!
Krizia - Chiavari - Mail - venerdi 19 dicembre 2008 10.34
Uuh, siamo finiti in una brodaglia!!!
Aiuto Dott. Lussana!!!!
Giuseppe Orsini - Ostia Lido - Roma - IT - Mail Web Site - giovedi 18 dicembre 2008 16.55
Car Vittorio,
condivido pienamente il tuo articolo.
Ma mi domando - con te, credo - lo comprenderanno i Signori del Pd? O, comunque, ci rifletteranno sopra?
Temo proprio che non faranno né l'una né l'altra cosa.
Temo che siano più interessati al "potere" che al bene della nostra bella ed amata (non da tutti) Italia.
Un augurio: che il Santo Natale porti pace e serenità nella gioia.
Giuseppe Orsini


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