Vittorio Lussana

Di recente, al ministro del welfare, Maurizio Sacconi, è ‘scappato’ un “vaffanculo” durante una manifestazione della Cisl. Lui dice che non è così. Ma, in fondo, un ‘vaffanculo’ è solamente un ‘vaffanculo’: è anche normale che ‘scappi’, soprattutto a un esponente che, in passato, è stato capace di paragonare quei socialisti che si rifiutano di entrare in quell’arca di Noè denominata, ieri, Forza Italia e, oggi, Pdl a degli “ebrei nazisti”. Certo, se la sinistra non fosse nelle mani un ‘prete mancato’ come Walter Veltroni sarebbe assai facile rispondere con l’ormai decaduto epiteto di ‘socialfascista’. Ma anche quest’ultima definizione sa già troppo di ‘politichese stretto’ e mantiene in sé un qualcosa che assomiglia troppo ad un ‘ossimoro culturale’, soprattutto nella sua prima parte. Dunque, è giunta l’ora di sdoganare anche il povero ‘vaffanculo’: in fondo, che male c’è? Anzi, alcuni psicologi lo considerano catartico, rilassante e antistress. Divertiamoci, dunque, a sganciarne in giro qualcuno anche noi. Innanzitutto, il ‘vaffanculo’ è un concetto altamente rivoluzionario. E’ bene sottolinearlo, poiché se lo si sa usare, serve a chiarire a tutti, ma proprio a tutti, il proprio sdegno per una cosa che non va. Esso è particolarmente ispiratorio: ti mette delle idee in testa che, se venissero realizzate, veramente il mondo diventerebbe un paradiso. Il ‘vaffanculo’, a pensarci bene, è un modo di sognare. A me viene in mente spessissimo, ad esempio quando vedo gli enormi cumuli di spazzatura per le strade di Napoli, oppure quando comprendo che basta l’infortunio di Fabio Cannavaro per prendere tre ‘schiaffoni’ dall’Olanda. “Cannavaro è un campione”, mi si risponde, “non è mica tanto facile sostituirlo”. Sono d’accordo. Ma se certi presidenti di alcune nostre squadre di calcio non continuassero a rimpinzare le proprie compagini di ‘bidoni’ stranieri, forse troveremmo con maggior facilità qualche giovane stopper in grado di evitarci certe umiliazioni in campo internazionale. Ammettiamolo: qui un bel ‘vaffanculo’ ci sta proprio bene. Forza: togliamoci qualche altro ‘sassolino’ dalle scarpe. Prendiamo, ad esempio, la situazione descritta da Roberto Saviano in ‘Gomorra’: non viene voglia di mandare a ‘fare in culo’ almeno mezza Italia? Soprattutto quella che, invece di difendere la propria terra dai criminali, ritiene opportuno accusare lo stesso Saviano, il quale oggi vive perennemente sotto scorta, di aver cercato fama e danaro sfruttando i problemi di amene e ridenti località quali Casal di Principe, Villa Literno, San Cipriano d’Aversa e via dicendo. Tutte zone in cui generalmente, quando mi capita di passarci, evito persino di fermarmi per fare ‘pipì’: andatevene volentieri ‘affanculo’ va, che è meglio! Poi ci sono quelli che mi dicono che la mafia, in fondo, ha una propria cultura, una serie di regole, un certo genere di princìpi: andate ‘a fare in culo’ pure voi! E quelli che ritengono che in Italia, in fondo, le cose non vadano poi tanto male, che tutto funziona un po’ più lentamente rispetto ad altri Paesi ma che, in fondo, siamo sempre la settima potenza economica del pianeta: andatevene a ‘fanculo’, per favore. Poi ci sono gli scientisti, gli oggettivisti, gli irriducibili assolutisti dell’efficienza tecnologica: bene, anche voialtri siete pregati di dirigervi serenamente nell’opportuna direzione. E ancora, quelli che vanno ‘in fissa’ con le persone per alcuni mesi ma poi, all’improvviso, spariscono: ‘mavvaffanculo’ pure a voi! E quelli che sfornano giudizi sociologici del ‘menga’ sui reality televisivi, i quali a modo loro, produrrebbero cultura: ‘vaffanculo’, grazie! Quelli che: “Veltroni ha fatto bene a correre da solo”: ‘fanculo’, prego! E quelli che pontificano su una politica italiana la quale, in questa fase di transizione, può solo affidarsi a grandi ‘minestroni indistinti’: ‘maarivaffanculo’! Quelli secondo cui Del Piero è un grande giocatore: ma ‘vaffanculo’, va! E quelli secondo i quali la Fiat fabbrica delle buone autovetture: via, accomodatevi pure voi ‘affanculo’! Ma allarghiamo pure il nostro campo di visuale predisponendo un bell’elenco composto da 100 tipologie di persone da mandare ‘affanculo’ tutte in ‘blocco’:

1) quelli che ti fanno lo ‘squillino’ sul cellulare pretendendo di essere richiamati;

2) quelli che ti chiamano solamente quando hai una buona operazione editoriale per le mani;

3) quelli che continuano a dire in giro: “Lussana è un grandissimo talento ma, purtroppo, ha un gran brutto carattere”;

4) quelli che ti ‘attaccano’ il telefono dicendo di essere in riunione, mentre invece stanno solamente ‘tacchinando’ una ‘svampita’ qualsiasi;

5) quelli che ti telefonano regolarmente quando stai cenando;

6) quelli che vogliono entrare nella pubblica amministrazione senza neanche fare un concorso;

7) quelli che ti chiedono di trasferire un militare da Bolzano a Foggia senza aver nemmeno avviato la pratica di trasferimento;

8) quelli che ti dicono che, quando c’era ‘Lui’, i treni arrivavano in orario;

9) quelli che ti accusano di aver fatto entrare i romeni in Italia;

10) quelli che ti rompono le ‘scatole’ per pubblicare un servizio di cui non frega niente a nessuno;

11) quelli che si credono Indro Montanelli, ma che sono solamente dei cocainomani montati;

12) quelli che assumono i cocainomani montati;

13) quelli che ti dicono: “Tu non c’eri allora, che ne sai di come è andata quella cosa…”;

14) quelli che ti dicono che il libro di Bruno Vespa sulle mogli dei politici ‘dimesse e sottomesse’ è un capolavoro;

15) quelli che adorano il plastico di Cogne e se lo porterebbero a casa;

16) quelli che vogliono risolvere il conflitto di interessi di Berlusconi privatizzando la Rai;

17) quelli che credono che Emilio Fede sia veramente un giornalista e non un comico;

18) quelli che sono convinti che la globalizzazione sia lo Spirito santo;

19) quelli che, invece, la ritengono un demonio consumista;

20) quelli che si lamentano perché in Italia si pagano troppe tasse;

21) quelli che, nel gennaio del 2002, hanno fatto ‘saltare’ i prezzi da mille lire direttamente a un euro;

22) quelli che su questo argomento ci hanno fatto sopra delle trasmissioni televisive le quali hanno avuto, come unico effetto, quello di lasciare le cose esattamente come stavano;

23) quelli secondo cui la questione salariale è, oggi, una priorità ed era già un’emergenza 5 anni fa, quando il ministro dell’Economia era lo stesso di adesso;

24) quelli che dicono che era tutta colpa di Prodi e del suo governo;

25) quelli che dicono che ci vorrebbe di nuovo il ‘manganello’;

26) quelli che di votare a sinistra “non se ne parla nemmeno”;

27) quelli che decidono di votare a destra perché “la Cgil fa il ‘gioco’ dei padroni”;

28) quelli che votano Forza Italia perché Berlusconi, poverino, ha tante ‘buone intenzioni’;

29) quelli che se la Guardia di Finanza intercetta Agostino Saccà che blandisce Berlusconi è manovrata dai giudici politicizzati;

30) quelli che hanno sempre il ‘pepe al culo’ nel fare ogni cosa;

31) quelli che appena sentono parlare di cultura cambiano canale;

32) quelli che se Sgarbi inizia ad urlare da Santoro alzano il volume;

33) quelli che al festival di San Remo tifano sempre per Toto Cutugno o per Peppino di Capri;

34) quelli che: “Chissenefrega se Ilaria D’Amico è una brava giornalista: è ‘bbona’ come il pane!”;

35) quei sindaci che mettono l’autovelox all’entrata e all’uscita del loro comune al fine di inviarti a casa una multa di 158 euro perché procedevi a 63 chilometri orari;

36) quelli per cui la Carfagna “comunque è laureata…”;

37) quelli che pensano che la loro vita sia legata al ‘gratta e vinci’;

38) quelli che ad agosto si ‘barricano’ in casa per far credere ai vicini di essere andati in vacanza alle Maldive;

39) quelli che se li incontri in ascensore neanche ti salutano;

40) quelli che ti salutano, ma tu non li hai mai visti in vita tua;

41) quelle che non ti si ‘filano’ per degli anni ma, dopo che hanno saputo che sei un buon giornalista, ti invitano in terrazza a spalmargli l’olio abbronzante sulla schiena;

42) quelle che non si fanno vive per secoli e poi, un bel giorno, ti telefonano per chiederti un favore;

43) quelle che ti accusano di averle “tradite” perché una sera hai scambiato quattro chiacchiere con una loro amica che esse stesse ti avevano presentato;

44) quelle che ti domandano cinquecento volte al giorno: “Ma tu mi ami veramente?”;

45) quelle che, invece, di punto in bianco, affermano: “Il nostro rapporto ha ormai detto tutto quel che c’era da dire…”;

46) quelle che “ma quando ce la facciamo ‘sta benedetta storia?”;

47) quelle che ti chiedono di non chiamarle al cellulare nemmeno per questioni di lavoro “perché mio marito è geloso”;

48) quelli che sono fermamente convinti che, prima o poi, le loro mogli o fidanzate finiranno a letto con te, anche se delle loro mogli o fidanzate non ‘frega’ proprio niente a nessuno;

49) quelli che, invece, non sono gelosi perché “almeno quella rompiballe di mia moglie te la ‘ciucci’ tu…”.

Come per magia, siamo già arrivati al cinquantesimo ‘vaffanculo’: proseguiamo ordunque con un certo precipuo zelo:

50) quelli che “si stava meglio quando si stava peggio”;

51) quelli che “non esistono più le mezze stagioni”;

52) quelli che “era meglio quando c’era ancora il muro di Berlino”;

53) quelli che “l’uomo è uomo e ha da ‘puzzà’…”;

54) quelli secondo cui i loro figli sono migliori dei figli di tutti gli altri;

55) quelle tipe ‘rotonde’ che affermano di essere una ‘taglia 42’;

56) quelle secondo cui “l’uomo propone e la donna dispone”;

57) quelle che si sposano perché il giorno del matrimonio è il più bello di tutti;

58) quelle che vanno ai matrimoni per rimorchiare i mariti delle amiche;

59) quelli che vanno dal dentista e dicono che è troppo caro;

60) quelli che per farsi togliere un dente ‘sano’ si fanno raccomandare dal direttore generale;

61) quelli che pretendono di scrivere le loro memorie da pubblicare quando sono ancora in vita;

62) quelle che, pur di farsi pubblicare un libro, ti dicono: “Sai che lavoro proprio nel palazzo a fianco a quello del tuo ufficio?”;

63) quelli secondo cui “i politici sono tutti ladri”;

64) quelli che vivono solo per la Roma o per la Lazio;

65) quelli che ti mandano le e – mail ‘buddiste’ mentre tu hai duecentomila cose da fare;

66) quelli che ti vogliono vendere il Viagra via internet;

67) quelle che “il perizoma non mi esce dai jeans a vita bassa, perché?”;

68) quelli che vanno dall’avvocato e finiscono sempre col raccontare i fatti propri alla sua segretaria poiché il loro legale, in studio, non c’è mai;

69) quelle che dicono di aver partecipato al ’68, mentre invece hanno fatto solo numerosi ‘69’;

70) quelle che si sentono in procinto di partorire proprio durante la finale della coppa del mondo di calcio;

71) quelli che “è meglio un giorno da leone che cent’anni da pecora”;

72) quelli che “la famiglia innanzitutto”;

73) quelli che sanno la ‘Divina commedia’ a memoria e la citano anche dopo gli accadimenti più cretini;

74) quelli che comprano solamente quei capi di abbigliamento che vanno di moda;

75) quelle che si dispiacciono di averti coinvolto in una storia perché, solamente dopo, hanno capito di essere ancora innamorate del loro fidanzato ‘storico’;

76) quelli che “l’ha detto la televisione”;

77) quelle che si rifanno vive dopo un decennio domandandoti: “Ma che fine hai fatto?”;

78) quelli che si rivedono con nostalgia ‘Il tempo delle mele’ e si commuovono;

79) quelli che tengono il telefonino acceso anche in aereo e ti fanno prendere dei veri ‘coccoloni’;

80) quelli che “non ti preoccupare per l’albergo: ci penso io…”;

81) quelli che prenotano a tuo nome un albergo intero;

82) quelle che si fidanzano con dei ‘buzzurri’ e poi ti dicono seraficamente: “Però con te posso parlare di tutto…”;

83) quelli che ‘spiano’ gli sms sui telefonini delle mogli;

84) quelle che vanno dal chirurgo plastico una volta a settimana, come dal parrucchiere;

85) quelle ancora ‘in fissa’ per Miguel Bosè il quale, ormai, è quasi ottuagenario;

86) quelli che “Andreotti è l’anticristo”;

87) quelli che non escono di casa senza aver letto l’oroscopo;

88) quelli che vanno a ‘spifferare’ tutto al prete in confessionale;

89) quelli che dicono che troppo sesso fa male alla vista;

90) quelli che esclamano: “Ma sei scemo? Ogni lasciata è persa!”;

91) quelli che non riescono a seguire un episodio di ‘Dottor House’;

92) quelli che mi parlano proprio mentre sto seguendo un episodio di ‘Dottor House’;

93) quelli che sono perennemente in ritardo e si giustificano dicendo: “E’ tutta colpa del traffico”, anche se è Ferragosto;

94) quelli che, ad ogni crisi di governo, propongono puntualmente un esecutivo tecnico guidato da Mario Monti;

95) quelli che ‘riciclano’ i regali di Natale;

96) quelle che, già a fine aprile, vengono in ufficio con le ‘infradito’;

97) quelli che abbandonano la macchina in seconda fila e spariscono senza lasciare traccia;

98) quelli per cui i giornalisti “raccontano solo balle”;

99) quelli che ti fanno gli auguri di buon compleanno 10 giorni prima;

100) quelli per cui “è l’abito a fare il monaco”.

Oh! Mi sono proprio ‘sfogato’…




(articolo tratto dalla rubrica settimanale '7 giorni di cattivi pensieri' pubblicata sul sito wen di informazione e cultura www.diario21.net)
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