Il TaciturnoLa mattina, a Milano, Ursula von der Leyen: "Le riforme sono le basi per la ripresa. Solo con le giuste riforme, l'Italia può garantire che i finanziamenti europei rispondano alle aspettative dei cittadini. Penso, in particolare, alla riforma della giustizia e della pubblica amministrazione". La sera, a Roma, Giuseppe Conte: "Si procederà con una struttura piramidale, dotata di una gestione e supervisione politica. La gestione dei fondi sarà del comitato ministeriale Affari europei, guidato dal ministro Enzo Amendola, ma anche da una cabina di regia guidata dal presidente del Consiglio, ma anche dal ministro dell'economia, ma anche dal ministro dello Sviluppo economico, tutti affiancati da sei manager, a loro volta coadiuvati da una 'task force' di 300 persone". Andra tutto bene (?).





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Carlo Cadorna - Frascati - Mail - lunedi 14 dicembre 2020 7.37
LA GESTIONE DEI FONDI EUROPEI
Essa è evidentemente la questione centrale dei prossimi anni perchè determinerà la possibilità o meno dell'Italia di migliorare le condizioni di vita dei propri cittadini. Ho ascoltato dei dibattiti pubblici nei quali non si è detta una sola parola attinente al problema reale: esso è che siamo un paese troppo indebitato a causa di una spesa pubblica fatta di regali elettorali e non di investimenti. Quindi, prima di discutere come vanno divisi i fondi, il Parlamento dovrebbe decidere che devono essere spesi esclusivamente in investimenti che consentano di diminuire (e non aumentare) la spesa pubblica. Una volta stabilito questo, (e controllato dal Parlamento), dovrebbe essere l'esecutivo, prima ad elencare gli investimenti e poi a metterli in ordine d'importanza. A questo punto il problema si sposta sul piano organizzativo: richiede un'unica mente organizzativa pensante che metta ordine nella spesa, nella capacità di spesa e nel suo controllo. Chi propone un comitato allargato al territorio (sindaci etc...) è in mala fede perchè si tratta di prendere decisioni che interessano il paese nel suo complesso e non certo nella spartizione di esse.


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