Elena RossiIn occasione della 'Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza', si è conclusa la prima 'Settimana accademica internazionale dedicata alla protezione delle bambine nei conflitti armati', promossa dall'Universities Network for Children in Armed Conflicts, prima rete internazionale universitaria dedicata al tema e realizzata in collaborazione con il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Hanno partecipato al lancio dell'iniziativa la viceministra degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Marina Sereni e la Rappresentante speciale dell'Onu per i bambini nei conflitti armati, Virgina Gamba. Una rete accademica internazionale per creare occasioni di riflessione scientifica sul tema dei minori vittime delle guerre, attraverso attività di ricerca e didattica volte a promuovere la sensibilizzazione sul dramma vissuto dai bambini in situazioni di conflitto armato. Una rete, ma anche un laboratorio scientifico e umanitario sempre aperto, che già unisce 38 Atenei di diversi Paesi dell'Ue, dell'area balcanica, dell'Africa, dell'America del Nord, dell'America Latina e del Medio Oriente. Lo scopo della rete è quello di porsi come 'nuovo attore' nel sistema internazionale per l'implementazione degli obiettivi già consacrati in strumenti internazionali quali la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, il Protocollo opzionale sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati - di cui questo anno si celebra il 20esimo anniversario - nonché la Risoluzione n. 1325/2000 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. "I bambini sono la nostra risorsa più preziosa e i loro diritti devono essere tutelati ovunque e in ogni circostanza", ha dichiarato la viceministra degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Marina Sereni, in apertura della conferenza di lancio della Settimana accademica, che si è svolta in modalità virtuale il 16 novembre scorso, sostenendo il lavoro che il network si prefigge di svolgere. L'auspicio della Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per i bambini nei conflitti armati, Virginia Gamba, intervenuta anch'essa alla conferenza con un video-messaggio, è che il network possa diventare "il moltiplicatore di forza di cui la Comunità onternazionale ha bisogno, per garantire che i bambini non siano più usati e abusati da, nei e per i conflitti armati". A conclusione di questa prima Settimana accademica, l'Universities Network for Children in Armed Conflicts è già impegnata a promuovere attività di ricerca e formazione per contribuire a garantire la protezione dei bambini coinvolti, direttamente e indirettamente, nei conflitti armati e prevenire le gravi violazioni nei loro confronti.


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