Vittorio LussanaQuesta volta, il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha 'fatto notizia' sul serio. In questi giorni, infatti, egli sta dicendo all'opinione pubblica italiana una precisa, quanto limpida, verità: "L'Europa è sotto il ricatto dei Paesi 'frugali'...". E di quelli 'sovranisti', aggiungiamo noi. Un ricatto che non si basa solamente sulle 'unanimità', ovvero sulla 'governance' degli aiuti europei. Al contrario, uno dei punti in questione è proprio quello del rispetto dello Stato di diritto nell'utilizzo del Recovery Fund. Una questione in merito alla quale si oppongono la Polonia e l'Ungheria, che sono, per l'appunto, due Stati sovranisti. Ora, a prescindere dal problema in sé, che in qualche modo verrà superato dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, quel che conta è che gli italiani - o meglio, un bel 'pezzo' di popolo italiano - questa volta si trovano di fronte un presidente del Consiglio che sta dicendo loro la verità, per filo e per segno: come la mettiamo? Silvio Berlusconi regalava 'sogni': 'miracoli italiani', milioni di posti di lavoro, rivoluzioni liberali; Salvini, Borghi e Bagnai volevano uscire dall'euro e dalla Ue insieme a Beppe Grillo e al Movimento 5 stelle, almeno fino a quando la nube di confusione dai 'grillini' stessi creata non si è diradata; la Meloni e i suoi, invece, a lungo hanno puntato sull'immigrazione e sulla ricerca di un capro espiatorio 'altenativo' a fini di depistaggio; Matteo Renzi, infine, ha semplicemente cercato di 'rottamare' chiunque non fosse allineato alla sua stessa leadership, anche se aveva speso più di 30 anni di lavoro al servizio del Paese. Oggi, invece, siamo di fronte a questo signore qui: un buon docente di diritto, che sta raccontando le cose esattamente per come esse sono. Quindi? Come la mettiamo, questa volta, carissimi italiani? Certo, al presidente Conte bisognerebbe anche chiedere di controllare meglio alcuni suoi sottosegretari, i quali non possono mettersi a dichiarare cosa dovrebbero fare alcune categorie di ristoratori, imprenditori e partite Iva, perché neanche loro possono 'gettare a mare' interi decenni di lavoro e, in qualche caso, di indebitamento con le banche. Risulta evidente, in effetti, che ci sia ancora qualcuno, come lo stesso Alessandro Di Battista, che sta cercando ancora oggi - e con una certa insistenza - di passare dalla ragione al torto. Ma a prescindere dai problemi interni del M5S, cioè di coloro che sono giunti al 'nocciolo' di tanti problemi con 'l'ultimo treno' - "L'ultimo treno per arrivare prima", recitava un antico slogan delle Ferrovie dello Stato... - mentre altri ci stavano sopra da interi decenni (compreso il sottoscritto...), questa benedetta 'altra Italia', quella che dovrebbe cominciare ad ammettere quali sono le forze che impediscono al Paese di 'ripartire' verso una crescita economica sostenuta da robusti investimenti 'keynesiani', cosa intende fare? Comprenderà di esser stata a lungo 'presa per il naso'? Ma per carità: se c'è una cosa di cui un bel 'pezzo' d'Italia è da sempre allergica è proprio la verità. Il nostro stesso passato è lì a ricordarcelo. Perché la verità, secondo tanti italiani, è un qualcosa da nascondere, in seguito da negare e, infine, da dissimulare. Insomma, piuttosto che ammettere di essere 'cornuti', molti italiani preferiscono far finta di non sapere che la propria moglie ha un amante nascosto nell'armadio. E se per sbaglio lo incontrano mentre stanno cercando un paio di pantaloni che non 'saltavano fuori' da un 'pezzo', fanno finta che si tratti di un'apparizione mistico-religiosa. Come quella di Sant'Eusebio nel film 'Per grazia ricevuta' di Nino Manfredi. E allora si prosegua pure con il 'coro dei cornuti': "Viva, viva Sant'Esusebio, salvatore dell'anima mia; viva, viva Sant'Eusebio, salvatore del mio cuor...". Dell'anima, forse. Ma del cuore, meglio non parlare, dato che i 'cornuti', in Italia, sono da sempre in schiacciante maggioranza. Con pieno merito.




Direttore responsabile di www.laici.it, della rivista mensile 'Periodico italiano magazine' (www.periodicoitalianomagazine.it) e di 'A.Live' - Giornale socialista (www.avanti.live)

Lascia il tuo commento

Nessun commento presente in archivio