Roberto LabateNon crediamo sia il momento delle polemiche. Se si tratti di una cosa gravissima, che possa scuotere il governo, o di un 'qui pro quo', oppure ancora di una 'fake news', come si tende a dire, fatta trapelare da un parlamentare della Repubblica, seppur di opposizione e molto critico sull'operato dell'esecutivo, specie in questi periodi di emergenza per il Coronavirus. Fatto sta che Vittorio Sgarbi ha pubblicato un video su Facebook in cui ha affermato che in commissione Cultura, dove si trovava, è girata la notizia che l'Istituto superiore di sanità abbia comunicato al governo di non chiudere le scuole, come poi, invece, accaduto. Cosa è successo realmente? Sgarbi dice che l'ufficio stampa della presidenza del Consiglio, quindi Rocco Casalino, che nomina esplicitamente, abbia travisato il senso di questa comunicazione, per cui Palazzo Chigi ha poi emanato il decreto di chiusura delle scuole. Una sorta di cortocircuito informativo, che si conclude con frasi che esortano gli italiani a "mandare a casa quanto prima questo governo di incapaci". La cosa appare allarmante: si è cominciato a bloccare il Paese per un falso motivo, per una comunicazione male interpretata. E la recessione che si sta rischiando di imprese, bar e ristoranti che stanno per fallire o finiranno in 'cattive acque', con la terribile crisi economica che si prefigura, sarà la conseguenza di quest'emergenza generata da un equivoco? Ma è credibile Sgarbi quando dice queste cose? O avrà mal capito, male interpretato una 'voce' a sua volta? Oppure ancora, vuol semplicemente fare propaganda e campagna politica? Ovviamente, ci siamo preoccupati dalla crisi che questi eventi, legati all'emergenza 'Covid 19', possano determinare. Per cui, abbiamo fatto una telefonata all'Istituto superiore della Sanità. Dal centralino, ci passano la segreteria e, in seguito, con la direzione, dove ci ha risposto una signora. La quale ci ha spiegato che l'Istituto superiore di Sanità non dà pareri al governo, ma fa parte di un Comitato tecnico-scientifico: un organo collegiale che, in effetti, fornisce pareri di questo spessore al governo. Tuttavia, è l'organo nel suo complesso che dà questi pareri, al cui interno, in teoria, l'Iss potrebbe essersi espresso per la "non chiusura". Dopodiché, l'organo collegiale, pensando di tutelare una maggior sicurezza, potrebbe essersi espresso altrimenti. Questo Comitato tecnico-scientifico fa parte della Protezione civile, per amor di precisione. Quindi, siamo veramente di fronte alla sottovalutazione del parere dell'Iss, il più alto istituto scientifico d'Italia in materia, che era per la "non chiusura"? Sono state mosse e provvedimenti presi goffamente sull'allarmismo, per tutelare la massima sicurezza a discapito di attività che chiuderanno e di una crisi economica che seguirà e che potrà essere terribile? Oppure, sono solamente polemiche inutili? L'amico Sgarbi ha forse capito 'fischi per fiaschi'? O forse ci 'marcia' per fini politici o di mera immagine?


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