Giuseppe LorinSilvio D'Amico così scriveva nella sua 'Storia del Teatro': "Tra i maggiori esponenti della moderna regia italiana sono da citare Luchino Visconti, Orazio Costa, Ettore Giannini, Giorgio Strehler, Luigi Squarzina e Franco Zeffirelli". Nel dopoguerra, Franco Zeffirelli presentò il suo film-opera 'Traviata' e fu subito successo di critica e di pubblico. Si apprezzarono le scene assai curate, i costumi elegantissimi e la bravissima soprano. In una espressione: si apprezzò la precisione. Ed è stata questa la caratteristica principale delle opere liriche e cinematografiche di Franco Zeffirelli, curatore, consigliere e scenografo dei maggiori spettacoli mai realizzati, contemplato da Luchino Visconti per il 'Ludwig' e da Giorgio Strehler per il favolistico 'Giardino dei ciliegi'. Pazientemente e con grandissima serenità, Zeffirelli dispensava sempre suggerimenti scenici agli amici. Memorabili sono le sue messe in scena delle opere di William Shakespeare. Una tra le infinite: il suo 'Romeo e Giulietta'. Ci fece percepire la religiosità autentica del suo inconfondibile 'Gesù', girato in Tunisia, che trasformò per sempre il figlio di Dio da icona mistica a leader carismatico. Oppure, la spiritualità di 'Fratello Sole, Sorella Luna', con la musica degli angeli realizzata da Riz Ortolani. Quella musica e quella spiritualità accompagneranno per sempre, nei nostri ricordi, il maestro Franco Zeffirelli.


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Mario De Rosa - Morano Calabro - Mail - sabato 15 giugno 2019 22.53
Un grande del cinema e della cultura italiana.


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