Michela ZanarellaLa casa editrice 'La Linea dell'Equatore' propone delle piccole 'perle tascabili' di poesia in cento esemplari, numerati a mano. Già per questa scelta si distingue da ciò che propone tendenzialmente il mercato dei libri. E, tra queste 'perle', c'è 'Il fiore della luna: leggenda di Rosaspina' di Valentina Meloni: un libricino di haiku, i componimenti poetici nati in Giappone nel XVII secolo, generalmente composti da tre versi, secondo lo schema 5/7/5. Una forma di poesia strutturata, che si utilizza principalmente per descrivere la natura e le esperienze umane a essa collegate. Prima di addentrarsi nel poemetto è indispensabile osservare la copertina: una rosa a olio su tela, opera di Santo Privitera. La rosa è sempre stata associata a significati e simboli vari e contrastanti, a seconda anche del colore. Può contemporaneamente indicare tempo ed eternità, perfezione celeste e passione terrena, fecondità e verginità, vita e morte. Questo fiore, per la sua struttura a forma rotonda, è simbolo di completezza e rappresenta la profondità del mistero della vita, la bellezza, la passione, la sensualità. Non è un caso che sia abbinato alle divinità femminili. Ricordiamo, però, che ogni rosa ha anche le sue 'spine': un dettaglio da non dimenticare, che evoca sofferenza, sangue, martirio. Così l'autrice, come catturata da qualcosa di misterioso legato alle rose del suo giardino, partendo dalla fiaba di Rosaspina, la versione dei fratelli Grimm della tradizionale 'La bella addormentata nel bosco', fa dialogare la protagonista e Sigurd a suon di haiku profondi ed emozionanti: "Qui sono nata/rosa tra le rose -/qui voglio restare". Valentina Meloni ci accompagna in un mondo sospeso, che abbraccia la natura e il mito, il visibile e l'invisibile, l'amore e il dolore. Alessandro Moscè, nella prefazione ci parla di "concezione della favola come tributo sacrale, ispirazione a una modalità costitutiva". Si sente nel canto, essenziale e puro, la forza genitrice della rosa. La realtà poi sconfina e va oltre, dalla conoscenza al sogno, fino a entrare in una dimensione surreale. Tanti i simboli e le metafore che ci riportano a ciò che è la vita: gioia e dolore. L'autrice è riuscita a costruire un percorso poetico che avvolge il lettore. Compaiono, a volte, delle note che è bene andare a leggere: la veste porpora, per esempio, indica l'abito della timidezza, ma anche dell'amore, per questo la fanciulla arrossisce. Mentre il fiore della luna ha più significati nel testo: i versi "già si offre al sogno/il fiore della luna-/lunga la notte" fanno riferimento all'Ipomea bianca, detta anche 'Bella di notte', che sboccia nelle ore notturne e ha una forma rotonda, come la Luna 'piena'. La lucciola che insegue il crepuscolo è un insetto carico di simboli: nella cultura giapponese, essa è legata al concetto dell'amore passionale, ma anche alla reincarnazione dopo la morte. Insomma, questo lavoro di Valentina Meloni è intriso di spirito, emozioni e autentica poesia. Va letto con attenzione, senza distrazioni, come se ogni 'haiku' fosse una 'goccia di luce' per illuminare il cuore.

Il fiore della luna
di Valentina Meloni
edito da: La Linea dell'Equatore
Pagg. 48


L'autrice
Nata a Roma nel 1976, dal 2007 vive in Val di Chiana, dove conduce una vita ritirata tra la campagna umbra e le zone dei Chiari. Scrive poesie, racconti, aforismi, fiabe musicate, pièces teatrali. Ha pubblicato, per la poesia, la raccolta di haiku Nei giardini di Suzhou (FusibiliaLibri, 2015); Le regole del controdolore (Temperino Rosso, 2016); le raccolte di haiku bilingue 'Nanita e Drop in the Pond' uscite in allegato alla rivista statunitense Otata (Otata's Bookshelf, 2017-2018) con fotografie di Annalisa Marino, Eva (Edizioni Nosm, 2018); l'e-book di haiga Snails (Le Lumachine n.30/2018, The Haiku Foundation); l'autoantologia di eco-poesia Alambic (Progetto Cultura, 2018); con Giorgio Bolla Corrispondenze da un mondo increato - epistolario poetico (La Vita Felice, 2018). Per la letteratura d'infanzia ha inoltre composto le fiabe illustrate: 'Storia di Goccia' e 'Nanuk e l'albero dei desideri'. Altre poesie, racconti, articoli e saggi sono pubblicati in riviste di settore e raccolte antologiche, tra cui si ricorda la collezione di 'Aforismi al femminile' (Puntoacapo Editrice, 2017) e l'antologia poetica 'Il corpo, l'eros' (Giuliano Ladolfi Editore, 2018). Suoi testi sono stati tradotti in inglese, spagnolo, cinese, giapponese, arabo e sono apparsi in blog, riviste e quotidiani internazionali. Selezionata tra i cento migliori e più creativi autori di haiku d'Europa per l'anno 2017 (Premio Krzysztof Kokot). Ha ideato e cura da oltre dieci anni un'antologia tematica permanente on line di eco-poesia ed eco-poesia profonda. Scrive in riviste di letteratura e cultura di altissimo livello.


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