Vittorio LussanaProprio in queste ore, qualcuno ha messo in circolazione la notizia di un complotto segretissimo per il commissariamento dell'Italia da parte dei media e dell'Unione europea. Un 'golpe' che verrà messo in atto nelle prossime settimane a colpi di 'spread' e finalizzato a far cadere il Governo Conte. Non c'è alcuna verifica, al momento, della cosa, né esistono riscontri attendibili. Quel che è certo, invece, è che si sta cercando a tutti i costi di creare un corto circuito internazionale basato su un eccesso di informazioni, in cui alcuni fatti veri finiscono con l'essere mescolati ad altri completamente falsi. Tra i cattolici integralisti di una volta, si diceva spesso che mettere insieme cose vere con altre false era l'azione tipica del demonio, il quale sarebbe solito 'inventare pentole' senza preoccuparsi dei 'coperchi'. Ma anche i cattolici ortodossi non sono più quelli di una volta. E anch'essi risultano, oggi, pienamente impegnati nel diffondere 'bufale', istigati da persone fisiche precise e non certamente da entità astratte. In buona sostanza, l'uso della menzogna sta diventando sempre più accettato come lecito, mentre invece dovrebbe essere considerata la principale forma sociologica d'inganno, di vera e propria truffa tesa a danneggiare i cittadini, al fine di manipolarli. C'è anche da dire che siamo di fronte a una prova di maturità democratica importante, per il popolo italiano: vediamo se la nostra è veramente una comunità di persone intelligenti, in grado di comprendere per tempo il rischio che può derivare dal mettersi a 'giuocare col fuoco'. Ragionando 'lombardianamente', secondo cioè le antiche e sane logiche dell'ideologismo dimostrativo di Riccardo Lombardi, proviamo a proporre alcuni esempi. E' notizia dei mesi scorsi, che la Grecia sarebbe riuscita a onorare i propri debiti e a rimettersi in carreggiata con i suoi conti pubblici, finalmente tornati in ordine. Ovviamente, la risposta messa in circolazione per reazione a tale notizia è stata esattamente quella opposta: la Grecia, attualmente, risulterebbe presa per la gola dal 'nodo usuraio' di una Ue 'cravattara' e da una Germania penetrata agilmente nel suo tessuto economico, al fine di acquisire a bassissimo costo aeroporti, industrie alimentari e attività turistiche. Fatti veri solamente in parte, i quali hanno tuttavia permesso al Paese ellenico di ospitare le attività di gruppi imprenditoriali che hanno onorato l'impegno di effettuare quegli investimenti che avevano promesso di fare. Noi, invece, i nostri debiti proprio non intendiamo onorarli, nemmeno sottoforma di 'saldo e stralcio'. L'attuale questione del Def approvato dal Governo, ma accolto dubbiosamente da Bruxelles, nel dibattito pubblico di questi giorni non è quasi mai incentrata sul fatto che esso vìola gli accordi presi precedentemente con l'Unione europea, per il rientro dell'Italia dalla propria posizione debitoria. In pratica, il dato non viene analizzato 'cronologicamente', in quanto inserito in un percorso di rientro finanziario, bensì viene 'fotografato' sul momento, secondo una sorta di 'fissità' materialista 'tardo-marxiana'. Proviamo a fare un altro esempio di tale metodologia di disinformazione: nel 2011, ovvero durante il Governo 'Berlusconi quater', la disoccupazione giovanile nel sud d'Italia s'impennò al 40%; nell'anno immediatamente successivo, cioè durante il Governo Monti, essa toccò quota 42%. Ebbene, non solo non si poteva, a quei tempi, considerare il professor Mario Monti come un illusionista dotato di 'bacchetta magica', in grado di ridurre la disoccupazione giovanile ai minimi termini, ma non si dovrebbe nemmeno, oggi, prendere unicamente in esame il dato del 2012 isolandolo dal proprio contesto tendenziale, che infatti era in atto già nell'anno precedente. Tutto ciò avviene, ovviamente, con lo scopo mirato d'indicare un colpevole unico ed esclusivo di tutti i nostri mali attuali. E cioè: il Governo Monti. Ma si tratta di un ragionamento di una slealtà morale a dir poco terroristica, oltreché manichea: pur tra errori e incomprensioni, il Governo Monti fu l'esecutivo che salvò l'Italia dal disastro finanziario, non certo quello che lo aveva quasi generato. Considerarlo come causa esclusiva e originaria di ogni male significa operare un'azione distorsiva ed estremistica, da dissociati mentali. Ecco, dunque, tornare in campo la tecnica del 'capro espiatorio', esattamente come accaduto in tempi passati, che dovremmo conoscere assai bene. Cercare la verità in tutte le sue cause e i suoi diversi aspetti non significa affatto professare un'ideologia 'buonista', o 'politicamente corretta', come spesso si è soliti affermare. Anche perché, un dato econometrico non sempre può esser letto alla luce di un'ideologia anziché un'altra. Fu esattamente questo l'errore di analisi economica compiuto dall'ideologia 'marxista', la quale si era posta l'obiettivo di riuscire a realizzare un modello di "socialismo scientifico" valido per tutti. Ma una verità scientifica non sempre è riproducibile materialmente. E non può nemmeno essere considerata 'automatica', poiché si rischia di andare contro le leggi della scienza medesima, la quale può rivoltarsi contro di noi. Ma anche a questo si crede che esista un rimedio: basta individuare un ulteriore ed ennesimo 'capro espiatorio', oppure un'area precisa e circoscritta di colpevoli ed ecco che ogni cosa può essere 'scaricata' genericamente, in maniera trascendentale. Come quando si scaglia un sasso e si nasconde la mano.




Direttore responsabile di www.laici.it e della rivista mensile 'Periodico italiano magazine' (www.periodicoitalianomagazine.it)

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Roberto - Roma - Mail - giovedi 11 ottobre 2018 12.8
Siamo gia' in piena campagna elettorale: e' inutile stupirsi, secondo me. Tutti manipolano i dati e portano l'acqua al proprio "mulinello". E' vero che a un dato qualsiasi, analizzato fuori dal suo contesto, si puo' far dire quel che si vuole. Ma cosi e' sempre stato, mi pare, o no?
Patrizia - Roma - Mail - martedi 9 ottobre 2018 20.52
Nessuna sorpresa. Siamo in campagna elettorale per le vicine, prossime, elezioni europee.


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