Vittorio Lussana'Derenzizzare' un Pd 'renzizzato', più che una formula politica sembra uno 'scioglilingua'. Inoltre, il gruppo selezionato in questi anni proprio da Matteo Renzi per dirigere il Partito democratico, in molti casi non si è affatto dimostrato 'malvagio', come in quelli di Delrio, Pinotti, Gozi e dello stesso Martina. La questione 'interna', cioè quella di una resa dei conti nei confronti di un gruppo dirigente che, in soli 4 anni, ha sfibrato se stesso e l'intero Partito per guidare il Paese attraverso una crisi economica senza precedenti, riteniamo si possa anche rimandare a una fase successiva. Quel che al momento appare invece urgente, a nostro parere, è una consultazione della 'base' del Pd, come accaduto in Germania tra gli iscritti del Partito socialdemocratico tedesco, ai quali è stato chiesto di esprimersi esplicitamente in merito a un ulteriore ciclo di collaborazione con la signora Merkel e la Cdu. Quel che appare chiaro sin d'ora sono certamente i rischi che potrebbero derivare da un'operazione di appoggio esterno a un governo a guida 5 stelle. Tuttavia, riteniamo anche che ogni altra soluzione 'terza' indispettirebbe i cittadini - compreso il sottoscritto, questa volta - che già per 4 volte consecutive si sono visti imporre esecutivi mai votati da nessuno. La fase di stagnazione economica indubbiamente è stata lunga e, per certi versi, prosegue ancora oggi. Quel che pertanto chiediamo al Partito democratico, ma anche alla Lega di Matteo Salvini, è di dimostrare senso dello Stato e consapevolezza del momento politico che il Paese sta attraversando. In fondo, la nascita di un esecutivo a guida 5 stelle sarebbe un po' il governo dei nostri figli. E con i figli ci si comporta sostenendoli, assistendoli, consigliandoli. Indubbiamente, la loro visione politica d'insieme appare piuttosto confusa. Tuttavia, si tratta di ragazzi carichi di idee, entusiasmo e voglia di fare. Abbandoniamo dunque i cinismi e le nostre consuete 'dispute' ideologiche di sempre. E cerchiamo di stringerci attorno a questi ragazzi, i quali a loro modo hanno saputo dimostrare il coraggio e l'ostinazione di far compiere al nostro Paese alcuni passi in avanti verso il futuro, così almeno comprenderanno che la politica non è poi quell'ambientaccio che in molti, a lungo, hanno raccontato. L'Italia uscita dalle urne del 4 marzo 2018 sembra un Paese diviso non soltanto dal punto di vista politico, ma anche geografico. E' giunto perciò il momento di dimostrare unità d'intenti, almeno per superare definitivamente le difficoltà di questo lunghissimo ciclo di crisi economica, che l'intera società occidentale non viveva dalla fine degli anni '20 del secolo scorso. Dimostriamo di saper stare insieme: è questo il modo migliore di essere nazionalisti. Più avanti, si tireranno le somme anche di questa fase e ne trarremo tutti quanti le conseguenze che ci sembreranno più opportune. Quel che conta veramente, cari amici, lettori e cittadini, è dimostrare di saper stare tutti quanti assieme senza inutili 'veleni' ideologici. Dobbiamo dimostrare senso civico e maturità democratica: siamo certi che il mondo saprà presto riconoscerci di aver saputo affrontare a 'testa alta' un momento difficile, con orgoglio e ritrovato equlibrio. E noi stessi richiameremo alla mente di tutti quelle nostre due distinte forme di eroismo, che Vittorio Gassman e Alberto Sordi seppero donarci nella scena finale de 'La grande guerra' di Mario Monicelli. Noi avremo pure una doppia personalità, sia come uomini, sia in quanto italiani. Ma quel che oggi pesa maggiormente, alla luce della nostra Storia antichissima e travagliata, è il fatto di non dover dimostrare più nulla a nessuno, sotto il profilo del coraggio e del nostro senso di appartenenza al mondo della civiltà più aperta e progredita della società occidentale.




Direttore responsabile di www.laici.it e della rivista mensile 'Periodico italiano magazine' (www.periodicoitalianomagazine.it)


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Vittorio Lussana - Roma/Milano/Bergamo - Mail - domenica 8 aprile 2018 20.20
RISPOSTA AL SIG. MARIO: gentile lettore, a prescindere dal fatto che potrei anche trovare alcuni punti che condivido con il commento da lei espresso, proprio non capisco il tono che lei utilizza nei miei confronti. Ammetto, io per primo, che il M5S è un movimento post ideologico con le idee un po' confuse. Ma il Paese ormai si è espresso. E lo ha fatto in base a due 'criteri paralleli' che sono stati inseriti nella legge elettorale non certo da me. Lei si esprime con un nervosismo, in particolar modo nei miei confronti, che proprio non comprendo: mi scusi se glielo faccio notare, ma quello che insospettisce, per faziosità e accuse gratuite, è proprio lei. Di certo, un governo che escluda il movimento politico più votato mi pare difficile costruirlo. E sono anche io il primo, lei lo sa, ad aver criticato a lungo il Pd per essersi infilato in un vicolo cieco. Se si va a leggere i miei articoli del passato, per esempio quelli sulla battaglia referendaria del 4 dicembre 2016, noterà che le critiche principali alla riforma costituzionale proposta da Renzi e imposta a colpi di fiducia sono state ispirate proprio dal sottoscritto. Insomma, signor Mario, se Berlusconi ormai ha più di 80 anni e continua a perdere voti, non è colpa mia. Si tratta di una dinamica politica naturale, che va per conto suo: cosa posso farci? Si dia una calmata, per favore. E faccia un bilancio corretto nel giudicare fatti e persone. La situazione è in movimento: a volta capita, in politica. E un governo si dovrà pur farlo, in qualche modo. Non si lasci innervosire dalla situazione: sia razionale. E soprattutto, non venga a sfruculiare inutilmente il sottoscritto, che finisce solamente col darmi un peso, un ruolo e un'importanza che io davvero non credo di possedere... Cordiali saluti. VL
mario - italia - Mail - domenica 8 aprile 2018 17.34
la differenza tra la coalizione di cdx e i 5s è che da una parte il partito coincide con il candidato, dall'altra il movimento non coincide con il candidato eletto ma ad una serie di figure retrostanti supportate da una struttura imprenditoriale commerciale. In sintesi da una parte ci si mette la faccia dall’altra ci si è messo un “fantasma” in quanto al prossimo giro sarò presto messo nel dimenticatoio. Se questo è l’auspicio che Lei come intellettuale onesto incita come strada maestra della “nuova generazione” avrei qualche preoccupazione al riguardo. O mente a se stesso o è l’ennesimo tranello dell’intellettuale di sx di cui non ci si può assolutamente fidare. D'altronde dice che bisogna lasciare le proprie posizioni ideologiche per abdicare al nulla omettendo che la generazione di Salvini che è altrettanto giovane di idee e di esperienza (infatti al suo interno ci sono molti mal di pancia della vecchia guardia. Che sia democrazia?). Mentre vecchia obsoleta con qualche problema al suo interno la vedrei nelle figure già vecchie e bruciate nel PD.
Anche questa “confusione” mentale dei 5s che potrebbero gemellarsi sia da una parte che dall’altra indistintamente, non la comprendo e non comprendo come non le facciano girare le “budella” e Le accetta quasi come investitura dal cielo-destino.
Come ho potuto affermare precedentemente trovo opportuno non tanto partire dai partiti ma dagli stessi intellettuali che ispirano i partiti, di andare in analisi per ritrovare una dignità spendibile in questo mondo, che qualcuno consapevolmente l’ha cercato e voluto così nel “casino” più totale.


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