Clelia MoscarielloCome tutti gli anni, nei mesi freddi ci ritroviamo a combattere contro un nemico comune: l'influenza. Come contrastarla? Come affrontarla? Quali sono i sintomi e quali i rimedi? Possiamo prevenirla? Proprio in questi giorni stiamo assistendo a un vero e proprio 'boom' di persone a letto con la febbre alta, ma "il picco è previsto indicativamente a metà gennaio", dichiara il dottor Antonio Lilli, medico specialista in medicina generale. "Essa si presenta in modo simile agli anni precedenti", spiega il professionista partenopeo specializzato anche in medicina omeopatica, medicina legale e fisiopatologia ostetrica, "anche se quest'anno i sintomi sembrano manifestarsi in maniera più evidente. Si tratta di virus influenzali A, B e C: ceppi molto simili a quelli dell'anno scorso. I sintomi sono febbre, tosse, mal di testa, stanchezza, dolori muscolari, dolori addominali con nausea e vomito, mal di gola e perdita di appetito". Quali i soggetti più a rischio? "Possibili complicazioni", risponde lo specialista, "possiamo averli negli anziani, nei bambini, pazienti cardiopatici e/o affetti da malattie croniche: complicazioni alcune volte fatali. Ecco perché si consiglia, sempre più espressamente, la vaccinazione profilattica antinfluenzale: essa è l'arma più efficace per prevenire l'influenza e limitarne i danni ed è consigliata", prosegue il dottor Lilli, "specialmente agli anziani e alle persone ad alto rischio. Nei casi di influenza non complicata viene di solito utilizzata una terapia volta a controllare i principali sintomi provocati dai virus influenzali. I farmaci più utilizzati, antipiretici e antidolorifici, sono detti sintomatici perché portano un certo sollievo ai sintomi. Altra storia la terapia dei casi complicati e nei soggetti a rischio. Importante il riposo, aspettare con tranquillità, bere abbondante acqua e dieta leggera", conclude il medico. Sul sito del ministero della Salute, leggiamo inoltre che "l'influenza è una malattia provocata da virus (virus influenzali) che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni). Spesso vengono impropriamente etichettate come 'influenza' diverse affezioni delle prime vie respiratorie, sia di natura batterica che virale, che possono presentarsi con sintomi molto simili. Nello stesso periodo dell'anno in cui la circolazione dei virus influenzali è massima (in Italia solitamente in autunno-inverno) possono contemporaneamente circolare molti altri virus che provocano affezioni del tutto indistinguibili, dal punto di vista clinico, dall'influenza (Adenovirus, Rhinovirus, virus sinciziale respirat'per via aerea, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie, in maniera: diretta (tosse, starnuti, colloquio a distanza molto ravvicinata) e indiretta (dispersione delle goccioline e secrezioni su oggetti e superfici)". Sempre secondo alcuni dati del ministero della Salute, le persone colpite dopo questo Natale sfiorano i 700 mila casi. I più colpiti, al momento, sembrano essere i bambini sotto i 5 anni e gli anziani. Purtroppo, si sono già registrate le prime vittime. "L'influenza", affermano gli specialisti della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali, ndr), "sarà ancora presente fino a fino a marzo, con residui che si trascineranno sino ad aprile. La patologia generalmente causa sintomi che possono variare da quelli lievi a quelli molto severi, che compaiono da uno a quattro giorni dal contagio, che in genere è il loro tempo di incubazione". Fino alla 17esima settimana del 2018 (domenica 29 aprile), gli organismi di controllo nazionali, principalmente l'Istituto Superiore di Sanità, monitoreranno la stagione influenzale 2017-2018. Ribadiamo anche noi come il metodo più sicuro per prevenire l'infezione sia, naturalmente, il vaccino antinfluenzale. Quest'ultimo, tuttavia, protegge solo dal virus e non dai numerosi virus 'para-influenzali'. In Italia, il vaccino è gratuito per le fasce di popolazione considerate a rischio: soggetti con 65 anni e più, pazienti a rischio per motivi di salute, operatori sanitari a contatto diretto con i pazienti a più alto rischio di acquisizione/trasmissione dell'infezione, donne in gravidanza al secondo e terzo trimestre. Per evitare il contagio, è sufficiente stare lontani dai soggetti malati e lavarsi spesso le mani con acqua e sapone. Per quanto concerne il ciclo di durata della patologia, parliamo di circa 7 giorni per gli adulti, fino a 10 per i bambini. Il 'Pronto soccorso' dovrebbe essere utilizzato solo in caso di sintomi molto gravi: meglio rivolgersi prima al medico di base. I sintomi influenzali possono essere curati con o senza farmaci, anche se noi consigliamo di chiedere al medico la prescrizione e la somministrazione degli antibiotici, soprattutto se la patologia si trasforma in infezione batterica. Si possono certamente curare i sintomi anche senza farmaci, con il riposo e assumendo liquidi in quantità per prevenire la disidratazione. Può anche aiutare un umidificatore e l'utilizzo di collutori, ma raccomandiamo soprattutto di stare al caldo. Infine, ricordiamo alcune regole semplici per prevenire l'influenza: igiene in primis; dormire regolarmente; fare sport; bere molta acqua; seguire una dieta sana, ricca di frutta e verdura; non stressarsi troppo. L'Italia, seguendo le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della Sanità, persegue l'obiettivo di vaccinare almeno il 75% dei soggetti a rischio.


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