Michele Di Muro"Esprimo a nome di 'Area socialista' la nostra volontà di convergere verso l'appuntamento del 3 dicembre prossimo, per la creazione di una coalizione politica ed elettorale che porti il segno della sinistra italiana e delle sue grandi tradizioni, all'interno della quale non si poteva non annoverare anche la nostra, cioè quella socialista". Così Bobo Craxi, coordinatore nazionale di 'Area socialista', intervenendo alla Camera nel corso della conferenza stampa di adesione della propria formazione al 'cartello' di forze politiche che si va formando sul fianco sinistro del Pd. "Il nostro intento", ha spiegato Craxi, "è quello di dare una risposta diversa sulle politiche del lavoro, in politica estera e anche in termini di politiche istituzionali. C'è un vuoto democratico che va riempito. E penso che la nostra debba essere una proposta politica alternativa, che possa rappresentare non il 'male minore', ma il 'bene comune', come avevamo denominato la nostra coalizione 5 anni fa". Al termine del proprio intervento, Craxi ha inoltre auspicato "la presenza di una 'figura-garante', di figure che abbiano ricoperto, in un passato anche recente, incarichi di carattere istituzionale, affinché la politica torni a essere una cosa seria e che finisca la fase dei leader di giornata". L'adesione di 'Area socialista' è stata salutata con favore da Arturo Scotto e Roberto Speranza: "Ringrazio Bobo Craxi e i compagni socialisti", ha dichiarato Scotto, "perché qui, oggi, non si chiude un'operazione, ma si apre una prospettiva importante, con l'obiettivo di contribuire a ricomporre, a partire dall'assemblea nazionale del prossimo 3 dicembre, un percorso in cui diverse forze, diverse culture e diverse anime del centrosinistra riescano a convivere, dopo anni in cui la convivenza è stata resa impossibile dalle scelte politiche ed economiche che sono state fatte. Noi", ha aggiunto, "vogliamo presentare agli italiani una proposta, un'alternativa politica, non il 'male minore'. Una logica, quest'ultima, che nel corso degli ultimi decenni ha moltiplicato la tendenza di larghi strati della popolazione ad astenersi e ad allontanarsi dalla politica". A chiusura dell'incontro, l'onorevole Roberto Speranza ha osservato: "Mentre Renzi lavora al 'modello Macron', noi ci occuperemo di ricostruire il campo della sinistra democratica, che starà pienamente nella famiglia socialista, socialdemocratica e laburista. Il nostro modello è Corbyn, mentre quello di Renzi sembra essere Macron", ha concluso il coordinatore nazionale di Mdp.


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