Michele Di MuroCon 'onPony', il settore della 'sharing economy' si arricchisce di un ulteriore ramo applicativo. Si tratta di una piattaforma on line che mette in contatto i viaggiatori, i quali si prestano in qualità di corrieri per quegli utenti che hanno necessità di effettuare una spedizione in tempi brevi, o in maniera semplicemente più economica rispetto ai tradizionali servizi di corrispondenza. In questa maniera, il 'pony' ha modo di ammortizzare le sue spese di viaggio,  mentre l'utente che invia il pacco può giungere a spendere fino al 50% in meno rispetto alle tariffe dei corrieri privati. Ne è ideatore un graphic designer triestino, Nivi Jasa, il quale sta lavorando al progetto in collaborazione con Stefano Bertocco, Andrea Bodrighi e Giorgio Covi. Un'equipe tutta italiana, dunque, ma con base a Londra. Il principio di fondo è il medesimo rispetto ad analoghi servizi, quali per esempio 'blablacar' e 'Airbnb': la condivisione di uno 'spazio' che risulterebbe, altrimenti, inutilizzato. Nel caso di 'onPony', questo corrisponde al bagagliaio di un'autovettura o di un bus, alla stiva di un aereo o di una nave, alla cappelliera di un treno. E' possibile accedere al servizio collegandosi al sito onpony.com  e si prevede il futuro sviluppo in forma di 'app' per smarphone. Una volta effettuata la registrazione, che può avvenire utilizzando gli account già autenticati di facebook, blablacar, linkedin e Airbnb, si può procedere alla selezione dell'itinerario di viaggio. Il motore di ricerca interno offrirà le diverse possibilità disponibili. Il 'pony' stabilisce il peso massimo trasportabile, in relazione anche al mezzo di trasporto utilizzato. Alternativamente, chi ha necessità di far recapitare un oggetto può generare un'ipotesi di viaggio indicando le sue specifiche necessità e offrendo un compenso. Il servizio, in ogni caso, consiglia di informarsi sulla natura dell'oggetto da trasportare. Le due parti si incontrano prima della partenza e, in quel momento, parte il pagamento pattuito, che potrà essere riscattato solo a trasporto completato ('onPony' trattiene per sé il 10% dell'operazione). Tutto viene tracciato attraverso dei codici, generati al momento del ritiro e della consegna. Infine, entrambi possono lasciare un feedback a commento dell' esperienza vissuta. 'onPony' unisce l'iperconnettività di internet al contatto umano che avviene nel mondo reale. Un'idea di business che, sviluppata e diffusa tra un numero sempre maggiore di utenti, può fornire una valida alternativa ai servizi di corrispondenza tradizionali. L'unico fattore negativo risiede nelle implicazioni derivanti dall'affidamento a uno sconosciuto di oggetti preziosi o personali. Ma, in fondo, la rinuncia a una parte della propria sfera privata è il prezzo che quotidianamente si paga con la 'sharing economy'.


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