Serena Di GiovanniLa 'Madonna col bambino' di Jacopo Sansovino, prezioso rilievo in cartapesta dipinta, è 'tornata a casa' presso il museo del Cenedese di Vittorio Veneto (Treviso), dopo un lungo restauro. E fino al prossimo 26 febbraio 2017 sarà esposta al pubblico, in una mostra didattica che racconta il delicato e lungo intervento conservativo. Il rilievo costituisce una delle rare e preziose testimonianze di opere in cartapesta del '500, la cui caratteristica è la riproducibilità seriale da una stessa matrice. L'esemplare del Cenedese, in particolare, imita il marmo ed è considerato il prototipo di una serie di Madonne in cartapesta attribuite a Jacopo Sansovino, celebre architetto e scultore del XVI secolo. A oggi sono note 13 varianti, di cui 11 tratte proprio da questo modello, detto appunto 'di Vittorio Veneto'. L'opera di Sansovino ha trovato posto nell'atrio dell'elegante 'Palazzo della comunità' di Serravalle, sede del museo dove è ospitata l'esposizione che, attraverso una serie di pannelli didattici realizzati dall'associazione Mai (responsabile della gestione dei servizi educativi del museo del Cenedese), illustra l'intervento completato nel 2016. L'opera è arrivata a Roma sin dal 2011: concessa in prestito per la mostra 'Madonne Rinascimentali al Quirinale' tenutasi nella 'Sala delle Bandiere' di Palazzo del Quirinale, era stata poi accolta presso l'Istituto superiore per la conservazione e il restauro per un delicato intervento diretto dalla storica dell'arte Laura D'Agostino e svolto dalle restauratrici Maria Vera Quattrini, Gloria Tranquilli e Maria Speranza Storace, con la collaborazione di Stefania Di Marcello. Già restaurato dall'Iscr nel lontano 1988-'89, il rilievo era tornato nei laboratori del noto istituto romano dopo 25 anni, per una revisione del precedente intervento. Esso presentava delle fessurazioni nel supporto ligneo e alcuni distacchi della pellicola pittorica, localizzati principalmente nella tavola di fondo. L'intera superficie presentava, inoltre, un omogeneo ingiallimento e l'alterazione dei ritocchi ne ottundevano il modellato. A spiegarlo, un'interessante 'video-intervista' di circa 10 minuti nella quale la restauratrice che ha coordinato il gruppo di lavoro, Gloria Tranquilli, racconta le fasi dell'intervento, le tecniche utilizzate e i complessi problemi incontrati dal gruppo di lavoro. Il video, che riportiamo al link sottostante, è disponibile sul canale Youtube dello stesso museo.



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