Chiara ScattoneIl blog americano al femminile Popsugar - The Indipendent Media and Techonology company for women, l'aveva già promosso l'anno scorso. In Inghilterra, già da tempo lettori appassionati si battono in una competizione 'all'ultimo libro' durante le vacanze estive. Il social network 'Goodreads' l'aveva lanciato per la prima volta nel 2011 tra i suoi iscritti. E da quest'anno, finalmente anche in Italia esiste un campionato dei lettori indipendenti, denominato: 'Italian book challenge'. Ci ha pensato la 'Libreria volante' di Lecco a organizzare la sfida tra lettori più o meno appassionati, con l'obiettivo di stimolare i nostri concittadini a leggere di più. Alla libreria di Lecco, l'idea è venuta dopo aver ascoltato gli ultimi dati pubblicati dall'Istat a gennaio sulla propensione degli italiani alla lettura. Sì, perché secondo il nostro istituto nazionale di statistica, solo il 42% delle persone intervistate con una età superiore ai 6 anni hanno dichiarato di aver letto almeno un libro, non per studio o lavoro, negli ultimi 12 mesi, con una netta disparità tra un nord 'appassionato' e un sud sempre più pigro e disattento. Tuttavia, se il 9,1% ha dichiarato di non avere nemmeno un libro in casa, per fortuna gli under 18 si mostrano dei potenziali 'forti lettori', con percentuali che superano il 50% tra i 15 e i 17 anni. Merito della nascente letteratura per il mercato degli 'young adult'? Se gli italiani non leggono, perché allora non tentare la carta della sfida, stuzzicarne il desiderio di competizione con un concorso dal sapore un po' retrò, dove vince chi riesce a leggere almeno 50 libri in meno di un anno. Il compito è arduo anche per chi viene normalmente considerato un lettore 'forte'. E i dubbi e le polemiche non sono mancate. Non saranno troppi cinquanta libri? Come faranno le case editrici e le librerie a essere sicure che i volumi sono stati realmente letti e non solo acquistati? Facciamo un passo indietro: l'Italian book challenge è una sfida di lettura che raccoglie 35 librerie indipendenti sparse in tutta Italia, riunite per la prima volta con un medesimo obiettivo che non è meramente commerciale, ma soprattutto divulgativo, nella speranza di chiamare a raccolta il maggior numero di potenziali 'lettori-concorrenti', che si sfideranno nella lettura di 50 libri selezionati a propria scelta tra le 50 categorie proposte. Ogni libreria metterà inoltre a disposizione di ciascun partecipante una scheda, nella quale inserire per ciascuna delle cinquanta caselle il titolo scelto, la data di acquisto e il relativo timbro della libreria. Ogni partecipante, terminato ciascun libro, dovrà apportare la data di fine e recensire in un massimo di 300 caratteri l'opera appena letta. Entro il 17 giugno, ogni partecipante dovrà consegnare la propria cartella alla libreria, che nel corso della notte del 18 giugno, la 'Notte bianca' del libro e della letteratura, sceglierà il proprio vincitore in base al maggior numero di timbri e volumi terminati. I vincitori, a questo punto, riceveranno un premio. Superata la prima tappa del campionato, ogni partecipante potrà riavere la propria tessera e proseguire nella lettura, che terminerà definitivamente il 3 dicembre, quando riconsegnerà la scheda alla libreria insieme a una lista dei desideri di 35 libri. Chi avrà letto più libri nel minor tempo possibile tra tutti i concorrenti nazionali verrà nominato 'Megalettore nazionale' e riceverà in dono, da ciascuna delle 35 librerie aderenti all'iniziativa, uno dei libri inseriti nella propria 'lista dei desideri'. I dubbi e le polemiche non sono mancate, sia tra i lettori, sia tra i librai aderenti, per diversi motivi: come si farà a capire chi ha veramente letto un libro o lo ha solamente acquistato? Cinquanta libri non sono troppi da leggere? E la spesa da sostenere nell'acquistarli non risulta, forse, eccessiva? Noi abbiamo cercato di rispondere a queste domande con l'aiuto di una delle libraie indipendenti aderenti all'iniziativa, Angela Longo, della libreria 'Dante' di Ravenna, storico centro letterario della città romagnola: "Tra gli elementi più critici di questa iniziativa", racconta la Longo, "vi sono stati, fin da subito, quelli legati al numero e alla spesa che ogni partecipante deve sostenere, poiché non è possibile, in un simile 'campionato', leggere libri che già si possiedono, ma è necessario acquistarne sempre di nuovi. L'intento, infatti, è anche quello di promuovere il 'circuito indipendente', cercando di promuovere le edizioni dei piccoli editori. Sarà forse per questo che 'Marcos y Marcos' ha preso molto seriamente la 'Italian book challenge', divenendone un promotore entusiasta. Nessun accordo nascosto è stato sottoscritto e i 'malpensanti' possono stare tranquilli, dato che tra i suggerimenti proposti dalle librerie aderenti spuntano nomi altisonanti come Rizzoli, Mondadori o Einaudi. L'obiettivo rimane, insomma, sempre e solo quello di invogliare alla lettura e non al mero acquisto". Ma l'aspetto che la Longo ha apprezzato di più è senza dubbio quello di "essere riusciti a fare 'rete' tra tutte le librerie indipendenti", creando per la prima volta "un forum di discussione comune dove scambiarsi opinioni e dubbi, nonché suggerimenti per i propri clienti. La quantità di libri che ogni mese viene pubblicata", aggiunge la libraia ravvennate, "è immensa e anche per un esperto del settore è difficile stargli dietro: ecco allora che i consigli degli altri librai e dei propri lettori diventano merce rara e preziosa, che consolidano il rapporto di fiducia con i clienti". Nelle parole di Angela Longo, la 'Italian book challenge' si trasforma in "una festa con i lettori: l'aspetto ludico sostituisce quello competitivo e l'idea di una 'notte bianca' dei libri diventa un'occasione per stare tutti insieme e riuscire a legare ogni lettore alla sua libreria premiandolo per la fiducia accordata". Ma la competizione è pur sempre una competizione. Dunque: via alla sfida al migliore lettore. Un ultimo dettaglio: tra i dati rilevati dall'Istat ve n'è uno che riguarda la diversa 'propensione' alla lettura tra uomini e donne, con un 48,6% di lettrici contro un misero 35% di lettori. Ebbene, tale disparità tra uomo e donna si ripresenta anche tra gli aderenti dell'Italian book challenge, con una netta prevalenza delle donne sugli uomini. Sarà forse un caso?


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