Ennio TrinelliIn questi giorni, siamo alle prese con l'arresto di un marocchino dotato di superpoteri, che era contemporaneamente a Tunisi, in quanto complice degli attentatori al museo del Bardo e in Italia, a scuola di italiano, come testimoniano i registri sequestrati dalle Forze dell'Ordine. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, si limita a dire che sta facendo il suo mestiere (non specifica quale, tanto è lo stesso), mentre da più parti si grida alle sue dimissioni quando, per una volta, è ridicolo chiederle. Il giovane marocchino con il dono dell'ubiquità è agli arresti. E il suo caso provoca un orgasmo 'pre-elettorale' a Matteo Salvini, stipendiato dall'europarlamento per poter essere onnipresente sulle televisioni italiane, anche lui dotato del dono dell'ubiquità, ma per fini più nobili: salvare l'Italia dagli 85 euro per immigrato, che vive in alberghi di lusso coi suoi compari. Oppure, dai barconi pieni di terroristi e non di gente che fugge dalle guerre e dall'Isis. E' il 'loop salviniano' che oggi gli serve a evitare di cadere nel ridicolo quando parla di onestà, dato che Umberto Bossi e l'ex tesoriere Belsito sono stati rinviati a giudizio per quella faccenda di soldi riciclati all'estero: in Tanzania, se qualcuno ricorda. Salvini, nella Lega, a quei tempi c'era già: dirigeva 'Radio Padania'. Fu lui a dare la notizia: non giochi a fare il 'nuovo'. Per quanto riguarda il marocchino, le indagini faranno il loro corso, ma i toni si sono già abbassati e si è diventati più prudenti. A parte Matteo Salvini, che gioca pericolosamente alla rottura degli equilibri sociali, in nome di una destra spaventosa.


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