Andrea GiuliaIn occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che ricorre il prossimo 20 novembre 2013, la Rai ha deciso di presentare al pubblico televisivo italiano una ‘fiction’ molto importante sotto il profilo pedagogico-sociale, tesa a sensibilizzare la collettività intorno al tema dei bambini abbandonati. Si tratta del ‘Tv-movie’ scritto e diretto da Pupi Avati: ‘Il bambino cattivo’. E’ la storia drammatica di un fanciullo abbandonato dalla propria famiglia d’origine, che si ritrova costretto ad attraversare il difficile percorso di ‘protezione’ predisposto dalle istituzioni fino a incontrare, dopo numerosi traumi e dolorose diffidenze, dei nuovi genitori adottivi, che lo ameranno e lo ‘recupereranno’ psicologicamente rendendolo, finalmente, un bimbo felice. I protagonisti principali di quest’opera sono Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro, ma noi qui intendiamo sottolineare la splendida interpretazione dell’intero cast ‘attoriale’ selezionato per l’occasione dal regista bolognese, impegnatosi collettivamente e con grande generosità in un’opera che tocca un argomento quanto mai ‘spinoso’. Tra gli attori uomini sono senz’altro da segnalare le performances di Pino Quartullo, Leonardo Della Bianca e Augusto Zucchi. Tra le figure femminili, particolarmente intense e di ottimo livello le interpretazioni di Rita Carlini, Erica Blanc, Eleonora Sergio, Isabella Aldovini e Mariella Valentini. Il genio di Pupi Avati, inoltre, non si smentisce nemmeno questa volta per la sua capacità di riuscire a ‘rilanciare’, con grande maestrìa artistica e in una chiave di autentica professionalità ‘impegnata’, personaggi a lungo amati dal pubblico più leggero ed evasivo, come Patrizia Pellegrino e Chiara Sani, attraverso ruoli ben ‘calzanti’ con le caratteristiche richieste dal soggetto in questione. Ricordiamo infatti, tanto per fare l’esempio di un passato non lontanissimo, come proprio il ‘tocco’ di Avati abbia già permesso al pubblico italiano di ‘scoprire’ un attore considerato solamente un comico ‘scanzonato’, Diego Abatantuono, individuandone le interessanti potenzialità eclettiche in ‘Regalo di Natale’, del 1985, un’opera che la critica ufficiale farebbe bene a non dimenticare (anche per la magnifica interpretazione di Carlo Delle Piane, ormai maturato a livelli di professionalità eccelsa). Sia come sia, ‘Il bambino cattivo’ è veramente un ‘piccolo capolavoro’ televisivo. Prodotto da Antonio Avati per la ‘Duea Film’, esso andrà in onda su Raiuno la sera di mercoledì 20 novembre (e non il 24, come prematuramente annunciato da numerosi organi di stampa). Consigliamo dunque la visione di quest’ultima creazione di Pupi Avati, segnalandone il realismo e la grande onestà intellettuale, nel difficilissimo sforzo di identificazione con la realtà di un bambino che vede il proprio contesto familiare disgregarsi attorno a sé. Ciò senza alcuna digressione fantasiosa o romanzesca, secondo un valore di ‘verosimiglianza’ indirizzato a denunciare, con coraggio e altruismo, un mondo dell’infanzia ‘passivizzato’ e sottoposto a una continua serie di traumi affettivi e di disagi burocratici.


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