Johann Rossi MasonL’Unamsi (Unione nazionale medico scientifica di informazione), in collaborazione con le Onlus Apurimac, Emergency, Medici con l’Africa Cuamm, Medici Senza Frontiere e con il supporto non condizionato di GE Healthcare, annuncia un’iniziativa che prevede l’utilizzo dell’ecografo tascabile Vscan, per effettuare visite e diagnosi di primo livello, in aree del Terzo Mondo, dove l’accesso alle cure è carente e difficoltoso. Piccolo e leggero, Vscan è un dispositivo per imaging di dimensioni ridotte che consente di generare immagini anatomiche in scala dei grigi e immagini a colori del flusso sanguigno in tempo reale. Grazie al peso di 390 grammi, trova posto in una tasca e con una singola carica permette di eseguire più di un’ora di scansioni, ovvero l’equivalente di un’intera giornata di esami.Permette di visualizzare facilmente gli organi, eseguendo un imaging di alta qualità nell’ambito di esami addominali, della vescica, cardiaci, ostetrici e pediatrici. Ciascuna Onlus riceverà un Vscan e lo utilizzerà nell’ambito di un progetto specifico. Al termine dei primi sei mesi le Onlus presenteranno i dati raccolti, che permetteranno di dare un’esatta valutazione del contributo che diagnosi tempestive e immediate possono offrire in un contesto critico per il quale l’apparecchiatura è stata di fatto concepita. "Abbiamo predisposto un modulo specifico per la raccolta dati, concordato con i referenti delle Onlus", dice Franco Marchetti, medico, giornalista e coordinatore scientifico Unamsi del progetto. "I responsabili si faranno carico di raccogliere i dati sul campo, permettendoci di verificare gli esiti dell’impiego dell’ecoscopio in diversi ambiti clinici, dall’ostetricia, alla pediatria, dalla medicina generale alla chirurgia d’urgenza". "Abbiamo deciso di dare vita a questo progetto – afferma Francesco Brancati, presidente Unamsi – perché siamo convinti che potrà contribuire in maniera concreta ad aumentare e migliorare l’assistenza sanitaria nei Paesi in via di sviluppo, dove l’arretratezza e l’isolamento normalmente non permettono di fornire ai pazienti le cure adeguate. A questo scopo abbiamo individuato quattro Onlus fortemente impegnate in campo socio-sanitario, che hanno subito accolto con entusiasmo la nostra proposta. Ci auguriamo che questo sia solo un primo passo verso una nuova sanità più ‘solidale’ e che il progetto possa rappresentare un esempio per altre realtà che si trovano ad operare in contesti simili". "Siamo entusiasti di questa iniziativa, che abbiamo voluto supportare per il suo alto valore scientifico e sociale. Il progetto Unamsi è una risposta concreta alle esigenze sanitarie dei paesi in via di sviluppo, una sfida impegnativa ma anche stimolante", dichiara il Presidente di GE Healthcare Italia, Vito Anelli. "Migliorare l’accesso alle cure costituisce uno dei principali obiettivi dell’iniziativa ‘healthymagination’ di GE Healthcare, che mira ad offrire maggiori e migliori cure a più persone possibile, riducendo al tempo stesso i costi sanitari". "Il nuovo ospedale chirurgico di Medici senza frontiere ‘Nap Kenbe’ contribuirà a migliorare l’accesso alle cure chirurgiche per la popolazione dell’area metropolitana di Port-au-Prince, la capitale di Haiti. Grazie alla presenza di operatori sanitari haitiani, di uno staff medico e paramedico internazionale e di apparecchiature ad alta tecnologia, come appunto Vscan, sarà possibile fornire cure mediche di alta qualità in una città in cui molti abitanti non hanno avuto accesso a cure traumatologiche e chirurgiche d’urgenza", dichiara Karina Delli Paoli, infermiera urgentista di Medici senza frontiere.




(articolo tratto da www.news.liberoreporter.eu)
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